
Il malaffare tra il fango delle Cinque Terre
Pubblicato il 14 gen 2015
Ma da questa vicenda emergono alcuni dati politici di enorme rilievo. Il primo è che mesi or sono noi denunciammo, e grazie all’intervento del consigliere regionale Giacomo Conti impedimmo, l’ennesima zampata cementificatoria su quel territorio, attraverso una variante al PRG che prevedeva la costruzione di una quarantina di villette “sospette”, e per questo venimmo attaccati dall’allora sindaco Betta. La seconda è che nei giorni successivi alla tragica alluvione del 2011 c’era chi, come noi, spalava fango con una fascia rossa al braccio, al fianco della gente, portando un messaggio chiaro: basta speculazione del suolo, difendiamo e salvaguardiamo il territorio. Intanto continuavano a fare affari quelli che vorrebbero mercificarlo, come conferma questo intervento della Guardia di Finanza.
Pertanto auspichiamo che la vicenda contribuisca a fare luce su tutti gli aspetti oscuri della gestione del nostro territorio, (intanto rilanciamo un appello accorato, affinché i comuni spezzini deliberino da subito lo stop al consumo di territorio e mettano in atto misure concrete per la sua salvaguardia).
MASSIMO LOMBARDI
Segretario Provinciale Prc La Spezia
JACOPO RICCIARDI
Segreteria Regionale Prc Liguria
14 gennaio 2015
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