
Solidarietà a Francesco Caruso oggetto di una campagna intimidatoria da parte del Coisp
Pubblicato il 13 gen 2015
di Paolo Ferrero e Maurizio Acerbo -
«Desideriamo esprimere la nostra solidarietà a Francesco Caruso oggetto di una campagna intimidatoria da parte del COISP, il sindacato di polizia già tristemente noto per le sue inquietanti prese di posizione e iniziative che spesso hanno suscitato lo sconcerto dell’opinione pubblica democratica.
Mentre a Parigi milioni di persone manifestano per la difesa della libertà d’espressione il COISP contesta l’affidamento di un incarico di insegnamento in una università e lo fa con argomenti che danno l’idea di quanto i suoi dirigenti ignorino i principi della nostra Costituzione.
L’impegno di Francesco Caruso nei movimenti sociali, di recente tra l’altro incoraggiati persino dal Papa, viene stigmatizzato richiedendo sostanzialmente la messa al bando di un ricercatore sulla base della sua biografia politica. Secondo il dirigente del Coisp, in quanto “sovversivo” a Francesco Caruso vanno chiuse le porte dell’insegnamento universitario.
Ricordiamo che Francesco Caruso ha già subito un’inchiesta giudiziaria che lo portò in carcere insieme ad altri compagni del movimento che si basava sulla folle imputazione di voler stravolgere l’ordinamento economico. Caruso ha già vinto nelle aule giudiziarie e semmai avrebbe diritto a un risarcimento per quello che ha dovuto passare.
Troviamo tra l’altro assai grave anche il tono con cui questi esponenti della polizia, pagati dai cittadini e dipendenti dello Stato, definiscono un ex parlamentare della Repubblica.
E’ ancor più grave che si annuncino manifestazioni di poliziotti presso i locali della facoltà interessata.
Ci auguriamo che il Questore, il capo della polizia, il ministro degli Interni e il governo assumano una posizione netta di condanna di queste intimidazioni e venga garantita l’autonomia e la libertà di insegnamento dentro l’università».
12 gennaio 2015
un assaggio del COISP: http://www.
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