Monti: tutti per uno, uno per tutti!

Monti: tutti per uno, uno per tutti!

di Franco Frediani -

Ogni giorno parte un treno. Fu così che Mario Monti si scoprì avversario di tutti. Avversario del centrosinistra, nel quale individua il male assoluto nei Vendoliani, ma anche avversario da quel polo di centrodestra che segue Berlusconi, dal quale l’ex rettore della Bocconi si ritiene offeso e deluso. E’ veramente come recitano le cronache dei media? “NI”! …Ovvero, tutto quello che viene detto in questa campagna elettorale in realtà non conta un fico secco. C’è un solo dato certo, ed è rappresentato dal fatto che tutti, o quasi, sono d’accordo nel portare avanti la traccia programmatica lanciata dal premier dimissionario. Qualche tenue speranza si apre con la pressione esterna della CGIL che per bocca di Susanna Camusso, sostiene (proposta che Rivoluzione civile, e Rifondazione ancor prima, porta avanti fin dalla sua fase embrionale…) la necessità di tassare le grandi rendite finanziarie mobiliari e immobiliari. Non dare credito e speranza a questo dato, sarebbe da incoscienti, ma non c’è da illudersi sul fatto che i propositi lanciati dal maggior sindacato italiano, possano poi trovare un seguito effettivo “dalle parti” del partito a questa più vicino, il PD. Dicevamo dunque, che le parole volano, ma dovranno poi passare al vaglio dei fatti. Monti può gridare quanto vuole, ma solo ed in virtù del fatto che sa di essere il vero ago della bilancia. I due poli infatti, centrodestra e centrosinistra, da soli non avranno probabilmente i numeri per cogliere l’affermazione in questa tornata elettorale, ed è logico che dopo il voto la governabilità potrà essere garantita solo attraverso un gioco di alleanze (o di inciuci…).
Se queste fossero state annunciate prima, pronosticheremo (malgrado i battibecchi e il solito gioco propagandistico) una convergenza tra centrosinistra e Lista Monti. Se non altro per la maggiore affidabilità che l’ex premier sa di poter riscuotere da Bersani e soci rispetto a Berlusconi. Dopo l’esito delle urne la situazione potrebbe essere nettamente diversa, specialmente se il centrodestra Berlusconiano non riuscirà a cogliere, come è più che probabile, una affermazione chiara. A quel punto Berlusconi, notoriamente interessato agli “affari di famiglia” ed alle prese con mille “vicissitudini” giudiziarie, non disdegnerebbe sicuramente l’alleanza con Monti; la sua priorità è nota, e come abbiamo appena detto, riguarda la propria situazione personale… E’ più che mai opportuno ripetere fino alla noia la netta linea di discontinuità tra Rivoluzione civile ed i due poli centristi. In qualunque dei casi sopra descritti, la Lista capeggiata da Ingroia, è l’unica che propone una politica alternativa e contraria al liberismo montiano. Inutile che il Professore sprechi parole vacue sulla volontà di unire (federandoli!) i riformisti, e addirittura di centrodestra e di centrosinistra… Crede forse che ci sia qualcuno che non si ritiene riformista?? La questione è data dal tipo di riforme che si vogliono fare! Ci sono riforme di destra, antisociali, (come quelle che finora lo stesso Monti ed il suo governo hanno imposto) e riforme che puntano al riequilibrio sociale. Destra e sinistra non avranno mai la stessa volontà e la stessa visione su riforme come quella che potrebbe riguardare il mondo del lavoro, la piena occupazione, la lotta al precariato… Così come è tuttora aperta la questione pensionistica, con il congelamento delle firme raccolte per il referendum abrogativo della riforma(?) Fornero… C’è un’intera prateria nella quale sbizzarrirsi! Il problema di Mario Monti è quello di fare in modo che il lavoro avviato durante il suo governo non venga rimesso in discussione… Finora ha portato avanti politiche recessive, fatte di lacrime e sangue; senza dare la benché minima parvenza di un risultato tangibile, di una prospettiva futura che possa migliorare una situazione allucinante. Non c’è stata finora traccia di provvedimenti o di progetti che tengano conto di un tasso di disoccupazione che ha oltrepassato l’11%. Lo stato sociale è sulla via della completa distruzione, ed il futuro spaventa più del presente. Continuare una campagna elettorale all’insegna delle schermaglie, quasi agitando una sorta di patto in bianco simile a quello proposto dallo stesso Berlusconi, dimostra davvero poca serietà e affidabilità. Quali riforme potrebbero sostituirsi alle politiche scellerate portate avanti finora attraverso le ingenti spese per gli armamenti militari? Si può ancora pensare che il solo prelievo fiscale, esasperandolo e facendolo diventare uno dei tanti luoghi comuni, possa da solo bastare per risollevare una situazione catastrofica?? La lotta all’evasione, ripetiamo, è DOVEROSA e NECESSARIA, ma occorre andare ben oltre! Le proposte fatte in questi giorni dalla CGIL non possono non venir ascoltate e messe in pratica… Non si governa un paese senza prendere atto che la disparità esistente tra il Nostro e gli altri paesi europei e mondiali, ha una precisa ragion d’essere. Occorre guardare alla reale situazione in cui versano milioni di famiglie italiane! Quando le opportunità non sono distribuite in egual misura, oppure quando la forbice tra ricchezza e povertà si allarga ulteriormente, si deve riflettere e cambiare passo, qui sta la ragione dell’esistenza di varie tipologie riformiste. Interventi che non possono non essere mirati all’inclusione sociale, alla redistribuzione del reddito, alla restituzione di una vita possibile per tutti. Basta quindi dire “riformisti di tutto il mondo unitevi”? riforme… si usa questo termine come fosse buono per tutti gli usi e le stagioni, senza dargli una vera valenza, non facendo capire dove si trovano i presunti benefici e soprattutto i beneficiari. Questa è la differenza tra sinistra e destra, tra liberismo e alternativa socioeconomica portata avanti dal Quarto polo rappresentato da Rivoluzione civile! Ricordiamo che una delle primissime “aziende” italiane è la mafia; con un utile annuo pari a 90miliardi di euro, cifra equivalente a cinque manovre finanziarie! Si parla mai di questi dati e di quello che potrebbe essere realmente fatto per combattere questa piaga?? Discutiamone! Intensifichiamo la lotta alla criminalità organizzata partendo dal verificare con chiarezza se esiste (e l’esperienza di Antonio Ingroia ci insegna qualcosa, oltre ad essere la prova che non parliamo di favole!!) una qualsiasi forma di collusione o di legame tra politica, istituzioni, e la stessa “azienda mafiosa”. Riforme… diamo un senso compiuto e vero a questa parola; attraverso l’individuazione di un preciso obiettivo che impedisca di tapparsi gli occhi di fronte alle disuguaglianze esistenti. La “lista della spesa” è lunga, e non è questo il contesto giusto per portarla a compimento, ma che almeno si capisca che non vogliamo più essere presi in giro. Unire i riformisti del centrodestra e del centrosinistra?? Senza operare dei distinguo come quelli fatti sopra?? Adesso riusciamo a comprendere cos’è e come può essere usato un VERO VOTO UTILE: impedendo la mistificazione che tende a non fare distinzione tra gli indirizzi d’intervento che finiscono per lasciare che i ricchi siano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY






IT25W0538703202000035040300 presso BPER Banca o IT16C0760103200000039326004 presso PosteItaliane S.p.A.