La piattaforma Anpi contro «il neofascismo spudorato»

La piattaforma Anpi contro «il neofascismo spudorato»

di Toni Jop -

«Non ho capito – si chiede il professor Smuraglia, presidente dell’Anpi -: è reato oppure no tirar fuori, allo stadio, bandiere con i fasci littori? Poi, si fa un gran parlare di riforme costituzionali, e non mi riferisco alle proposte di tagliare vitalizi e costi in generale della politica, parlo di quegli interventi con cui si vorrebbe modificare l’impianto dei principi ai quali la nostra Carta è ancorata: sono queste le riforme di cui abbiamo bisogno? A cosa si mira davvero lungo questa strada?».
Ieri mattina, nella saletta romana in cui l’Anpi presentava la piattaforma morale al cui rispetto richiamare i partiti impegnati nella campagna elettorale, non era ancora giunta l’eco di quel che si era scoperto a Napoli. Non si sapeva ancora di quei ragazzi indottrinati, attorno a Casa Pound, col “Mein Kampf” di Hitler, dei loro progetti di picchiare o violentare una studentessa ebrea, con la raccomandazione di mantenere sotto traccia la negazione della Shoah. Uno spaccato micidiale di ciò che accade nei sottoscala meno illuminati del nostro paese. Ma Smuraglia, a nome dell’associazione che riunisce i partigiani d’Italia, anticipava la cronaca, la più recente e a suo modo istruttiva, definendo «pericolosa» la situazione che ci coinvolge tutti. Perché sono sotto gli occhi di tutti i segni sempre più chiari e numerosi del riemergere «di un neofascismo aperto e spudorato». Perché si avverte l’approfondirsi della spaccatura che attraversa cultura e politica di qua e di là dell’argine al fascismo e alla sua rinascita sotto altre forme, difeso ancora una volta dalla Costituzione. Del resto, se è accaduto che un premier, Berlusconi, sia riuscito a rispondere che aveva altro da fare a chi gli domandava se era antifascista; se, è dei nostri giorni, Grillo, il leader di una grande forza politica, ha potuto, alla stessa domanda, rispondere che la questione «non gli compete» mentre strizzava l’occhio giusto a quelli di Casa Pound, in che paese europeo siamo?
Non c’è pedanteria, allora, nel richiamo potente che l’Anpi ha rivolto a tutti gli interpreti della competizione elettorale; rigore morale, correttezza e dignità, trasparenza, buona politica, lotta alla corruzione, alla mafia, rispetto, lotta al razzismo, contro ogni rigurgito di fascismo e nazismo, impegno per il lavoro, libertà, uguaglianza e dignità per le donne. Un breve spot video dell’Anpi, che dovrebbe girare da qui alle elezioni, illustrerà quella piattaforma di impegni.

parole-povere.com.unita.it


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