
Cannelloni e Lasagne con carne di cavallo?
Pubblicato il 21 feb 2013
Basta con le truffe delle multinazionali dell’agroalimentare!
Subito l’ etichettatura obbligatoria su base europea per tutte le carni fresche e trasformate. Più legalità, maggior rispetto per i consumatori e garanzie per le produzioni di qualità dell’agroalimentare italiano ed europeo.
Basta scandali alimentari! Ancora una volta i consumatori italiani ed europei, sono ingannati dalle grandi multinazionali dell’agroalimentare che sempre più impunite continuano senza sosta ad immettere sul mercato prodotti di dubbia provenienza e senza rispetto per i cittadini consumatori. Lo scandalo della carne di cavallo venduta come bovina per i ripieni di prodotti tipici del made in Italy come lasagne e cannelloni, sembra allargarsi sempre di più e pone interrogativi sui sistemi di tracciabilità e sicurezza dei prodotti alimentari globalizzati. Possibile parlare ancora di errori? Di carenza di controlli? Di superficialità delle ditte appaltatrici che sotto costo lavorano per le multinazionali? Ovvio che no. Chiaro che un modello agroalimentare che rincorre il massimo profitto a discapito della qualità e della sicurezza alimentare non è più sostenibile.
E’ Credibile quell’ Europa tanto severa nel controllare i conti pubblici quando si tratta di tagliare pensioni, scuola, sanità e che invece mostra tutta l’inadeguatezza nel difendere i propri consumatori dalle continue frodi delle multinazionali?
Da anni insieme alle le associazioni dei consumatori, le organizzazioni ambientaliste, le organizzazioni professionali agricole, abbiamo denunciato l’immobilismo delle istituzioni comunitarie nel garantire il diritto di scelta dei cittadini. Ci sono voluti i morti della mucca pazza per far approvare la direttiva che impone l’obbligo della certificazione per le carni bovine, bisogna aspettare altri disastri per allargare l’etichettatura obbligatoria per tutte gli alimenti freschi e trasformati?
I testi del DNA sulla materia prima imposti dalla Commissione Europea per garantire maggiore trasparenza nelle filiere, vanno nella giusta direzione, ma restano un provvedimento tampone e non certo strutturale. L’UE imponga subito l’etichettatura obbligatoria per tutti gli alimenti a base di carne fresca e trasformata.
L’etichettatura obbligatoria non è più rimandabile. Con la crisi e la rincorsa agli sconti ad ogni costo, infatti è sempre più forte il rischio che senza controlli adeguati, cibi di dubbia qualità e provenienza arrivino sulle tavole dei consumatori e soprattutto tra le classi sociali più povere.
Sicuramente preoccupante poi come nei prodotti trasformati e surgelati, la carne di manzo venga sempre con più sostituita e integrata con carne di cavallo notoriamente più cara. Ovvio il rischio che con la crisi dell’ Ippica su scala europea sempre più cavalli, magari vecchi, dopati, ma ritenuti non più competitivi per le corse rischiano di arrivare tramite macelli clandestini nei prodotti finali di una catena alimentare non adeguatamente controllata.
I cittadini italiani ed europei hanno diritto ad un cibo di qualità, sano e certificato.
I produttori agricoli e gli allevatori italiani ed europei da anni sono impegnati in faticosi e costosi processi di ristrutturazioni aziendale a vantaggio della qualità, la trasparenza, il benessere animale e resta quindi inconcepibile come poi questi sforzi non vengano garantiti attraverso l’etichettatura che certifichi la provenienza di questi prodotti.
Il Governo italiano tanto osannato in Europa per le politiche di austerità, mostri la sua autorevolezza per difendere e valorizzare i prodotti del made in Italy sempre più messi a rischio da una concorrenza sleale e pericolosa per i consumatori.
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