
Rifondazione “A Venezia, per la cultura e contro il genocidio a Gaza”
Pubblicato il 31 ago 2025
Stefania Brai*
Rifondazione comunista ieri era al corteo di Venezia per dire “Stop al genocidio” del popolo palestinese.
Eravamo con le nostre bandiere insieme ai Centri sociali del nord-est, all’Anpi di Venezia, alla Rete NoBavaglio, a Venice4Palestine, agli Artisti NoBavaglio, e a tutti gli altri collettivi e alle altre associazioni che hanno organizzato la manifestazione.
Eravamo lì perché siamo ovunque si lotta e si manifesta contro il genocidio del popolo palestinese e perché siamo ovunque si lotta e si manifesta per la democratizzazione delle istituzioni culturali, per i diritti dei lavoratori della cultura, per l’indipendenza dell’informazione e della produzione culturale.
Perché “L’arte è resistenza. L’arte è consapevolezza. L’arte è bellezza che non tace”.
C’erano più di 10.000 persone a sfilare al Lido per chiedere l’intervento del governo italiano e delle istituzioni europee per fermare Israele, ma il servizio pubblico radiotelevisivo non ha ritenuto di dover fare una diretta. Come non ha ritenuto di doverla fare sulla fiaccolata con più di 50.000 persone che a Genova ha accompagnato la partenza della Global Sumud Flotilla.
C’erano più di diecimila persone nella città di Venezia e durante la Mostra d’arte cinematografica ma non si è visto nessun rappresentante delle istituzioni.
Al corteo c’erano artisti e c’erano cittadini di Venezia. Ma non si è visto il sindaco, che dovrebbe rappresentare tutta la città, e non si sono visti e non hanno detto una parola il presidente della Biennale e il direttore della Mostra del cinema.
Ancora una volta i rappresentanti della più importante istituzione culturale pubblica italiana e internazionale sono restati in silenzio rendendo mute le istituzioni che dovrebbero rappresentare, tentando di creare un fortino intorno alla Biennale e di isolare così la cultura e l’arte dalla realtà.
Ma anche la manifestazione di ieri dimostra che non ci sono riusciti. Che il muro del silenzio si sta rompendo.
*responsabile nazionale cultura Prc/Se
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