
Saluti (romani) da Dongo? No, grazie!
Pubblicato il 28 apr 2025
Esattamente un mese fa, venerdì 28 marzo, quando ormai da settimane i lugubri manifesti dell’associazione Mario Nicollini annunciavano – con tanto di numeri fluorescenti e pennuti nazisti – le parate nere del 27 aprile a Dongo e Giulino, non c’era ancora traccia di una mobilitazione delle forze antifasciste.
Il manifesto dell’associazione fascista di quest’anno, fra l’altro, non tentava nemmeno di mascherarsi, come accaduto in passato, dietro le sembianze di un omaggio funebre, ma in modo sfacciato parlava di non limitarsi a vegliare semplicemente i sepolcri, bensì di “rinnovare l’idea inestinguibile”. Insomma: apologia di fascismo allo stato puro.
Ma sul fronte antifascista, ancora niente.
A quel punto abbiamo fatto l’unica cosa possibile: scrivere un appello, “Saluti (romani) da Dongo? No, grazie!”, dandogli la massima diffusione. E qualcosa si è mosso… Crescendo al ritmo di un centinaio di firme al giorno, il nostro appello – che chiamava a una contro-manifestazione per impedire lo scempio dei luoghi che hanno visto la caduta del regime di Mussolini – ha scosso la timidezza, l’incertezza e la ritrosia di molte fra associazioni, partiti, sindacati e organi di informazione solitamente orientati in senso antifascista.
La manifestazione di piazza, che dopo vari giorni è stata ufficialmente convocata dall’ANPI per la mattina del 27 aprile 2025, alla fine si è riempita dell’entusiasmo e dell’energia delle giovani generazioni e dell’esperienza e della memoria delle persone più anziane.
La gran parte delle persone presenti ha ribadito che il fascismo non è un’opinione: è un crimine.
Molti hanno duramente criticato quelle autorità che si ostinano a definirsi neutrali, “afasciste”, e le forze dell’ordine, impegnate a contenere la nostra manifestazione anziché impedire il reato di apologia di fascismo commesso sotto gli occhi dei celerini schierati in assetto antisommossa.
La maggior parte dei presenti ha compreso che solo attraverso una massiccia mobilitazione, capace di riempire Piazza Paracchini, il lungolago e tutte le vie di Dongo, sarà possibile ottenere ciò che né le interrogazioni parlamentari, né gli esposti ai prefetti, né persino i DASPO sono finora riusciti a ottenere: la definitiva sospensione di ogni manifestazione neofascista.
Como, 28 aprile 2025
La Segreteria Provinciale del PRC/SE – Como
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