IPOCRITI OMAGGI A GORBACIOV. CRITICO’ GUERRE E ESPANSIONISMO NATO A EST E IN UCRAINA

IPOCRITI OMAGGI A GORBACIOV. CRITICO’ GUERRE E ESPANSIONISMO NATO A EST E IN UCRAINA

di Maurizio Acerbo
L’Occidente si spertica in omaggi ipocriti a Gorbaciov però lo ha tradito con l’espansione della NATO a est e la serie infinita di guerre con cui gli USA hanno affermato il loro dominio unipolare.
Gli USA preferirono Eltsin e la dissoluzione dell’URSS alla riforma tentata da Gorbaciov. Non volevano socialismo democratizzato e capace di recuperare efficienza economica e una superpotenza con cui dover continuare a trattare alla pari.
Fu negato a Gorbaciov, che aveva lasciato liberi i paesi dell’Europa orientale, l’aiuto economico in una congiuntura difficilissima.
Con Eltsin le ricchezze dell’URSS furono privatizzare e saccheggiate con terapie shock neoliberiste, il popolo impoverito, la nascente democrazia repressa.
Bill Clinton si congratulò con Eltsin che prese a cannonate il parlamento democratico. A chi scambia i clintoniani per compagni ricordo che fu Clinton a dare il via all’espansione della NATO a est.
“La decisione per gli Stati Uniti e i loro alleati di espandere la NATO a est è stata presa in modo decisivo nel 1993. Ho definito questo un grave errore fin dall’inizio. È stata sicuramente una violazione dello spirito delle dichiarazioni e assicurazioni che ci sono state fatte nel 1990″, ha ripetutamente denunciato Gorbaciov.
Le parole di Gorbaciov dovrebbero far riflettere la ex-sinistra diventati oltranzisti atlantisti:
“Gli americani ci promisero che la Nato non sarebbe mai andata oltre i confini della Germania dopo la sua riunificazione ma ora che metà dell’Europa centrale e orientale ne sono membri, mi domando cos’è stato delle garanzie che ci erano state accordate? La loro slealtà è un fattore molto pericoloso per un futuro di pace perché ha dimostrato al popolo russo che di loro non ci si può fidare”.
L’UE preferì la NATO alla “casa comune” che propose Gorbaciov con disarmo, democrazia e sicurezza comune.
L’opinione pubblica democratica che ormai si abbevera alla propaganda statunitense dovrebbe riflettere sulle prese di posizione dell’uomo di pace Gorbaciov.
Lo statista che più ha lavorato per il disarmo nella storia contemporanea sull’Ucraina prese le difese di Putin nel 2014.
Gorbaciov era critico verso i metodi di Putin in politica interna perché credeva nello stato di diritto e nella democrazia.
Ma in politica estera prese le difese di Putin contro il tentativo USA di sottomettere la Russia e di alimentare il conflitto in Ucraina.
Gorbaciov aveva criticato duramente nel 1999 i bombardamenti della NATO sulla ex-Jugoslavia e l’imposizione alla Serbia della secessione della provincia autonoma del Kosovo nel 2008: “
“Distruggendo il diritto internazionale e sostituendolo con una tirannia mal mascherata, i fautori di questo approccio hanno certamente calcolato male l’esito delle loro azioni”, dichiarò Gorbaciov.
Gorbaciov ha perso ma se il suo tentativo fosse riuscito oggi il mondo sarebbe assai migliore.
P.S.: Non commento Marco Rizzo, caricatura di “comunista” horror che piace ai salotti che frequenta e gli garantiscono visibilità in tv. Uno che ha sostenuto il governo che bombardava la Serbia e si congratulava con Prodi per ingresso nell’euro, poi no nato no euro per fessi che abboccano. Sulla tesi del tradimento di Gorbaciov scrisse parole chiare Giulietto Chiesa.
Peggio di Rizzo però il presidente del consiglio Draghi.

Bocciato in storia: Gorbaciov voleva mantenere URSS che fu sciolta da Eltsin. Draghi fa autogol su #Ucraina. Gorbaciov accusò americani e sostenne accordi di Minsk boicottati da Zelensky, USA e NATO. Draghi e i suoi sodali dovrebbero riflettere sulle parole di Gorbaciov e smetterla con la guerra.

 


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