Il Golpe è stato fatto per vendere il Brasile

Il Golpe è stato fatto per vendere il Brasile

Nota dell’esecutivo nazionale del PT/Partido dos Trabalhadores

24 agosto 2017

 

Il PT/Partito dei Lavoratori  apprende con indignazione le annunciate misure che mirano a privatizzare, a prezzi assolutamente stracciati, il patrimonio pubblico del Brasile, inclusa la strategica Eletrobras, una delle più grandi imprese produttrici di energia elettrica del mondo, e addirittura la Zecca di Stato, responsabile della stampa della banconota nazionale.

Queste nuove misure danno continuità a un processo accelerato ed illimitato del governo golpista antibrasiliano di vendita del patrimonio del popolo del Brasile a prezzi irrisori e di distruzione di tutti i meccanismi di cui lo Stato dispone come leva per lo sviluppo nazionale.

In questa direzione le nuove misure si sommano allo smantellamento della Petrobras e della sua politica relativa alla componente locale, al soffocamento della nostra unica banca di sviluppo, il BNDES (Banco Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale), alla vendita di terra agli stranieri, all’apertura del settore minerario al capitale internazionale in Amazzonia, alla vendita dell’unico satellite nazionale, all’apertura del capitale delle imprese aeree a marchi stranieri e a una serie di altre iniziative già in corso o allo studio.

Le giustificazioni sfilacciate per questi crimini contro il patrimonio pubblico e l’economia nazionale sono le stesse presentate all’epoca dell’ex presidente Fernando Henrique Cardoso: ridurre il deficit, diminuire i costi per il consumatore e aumentare l’efficienza economica. Come allora nessuna di esse sta in piedi. I deficit continuano ad aumentare, in quanto i prezzi delle vendite degli attivi strategici a stento pagano il conto per compare parlamentari, mentre i costi per il consumatore, specie quelli dell’energia elettrica, aumenteranno molto e il Brasile perderà efficienza economica e capacità d’ investimento.

In realtà, il vero motivo per l’introduzione di queste misure antibrasiliane è la realizzazione di grandi affari che arricchiranno i golpisti e i loro sodali, con danno degli interessi nazionali.

Il golpe ha sempre avuto come principale agenda quella di fare regredire il paese alla stadio di un Brasile colonia, paese piccolo, dipendente, tecnologicamente arretrato e sottomesso agli interessi del grande capitale internazionale. Nel paese del golpe, le grandi decisioni sono prese a Washington e Wall Street. E l’ordine è: saccheggiare il Brasile.

Il PT convoca la popolazione che ama il Brasile e tutte le forze nazionali a resistere in ogni modo a questi crimini contro la Nazione, che umiliano i brasiliani e condannano il paese e le future generazioni alla diseguaglianza, alla dipendenza, all’arretratezza e alla sottomissione.

 

Esecutivo Nazionale del Partito dei Lavoratori

La segretaria Gleisi Hoffmann

 

(Fonte: http://www.pt.org.br/; traduzione di Teresa Isenburg)

 leggi anche: Brasile: i golpisti all’assalto dell’Amazzonia

 [Da notarsi che i golpisti neoiberisti applicano l'agenda di privatizzazioni condivisa da centrodestra e centrosinistra in Italia negli ultimi 25 anni]

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