Anche il Corriere contro Caruso

Anche il Corriere contro Caruso

di Guido Liguori*

Domenica scorsa, sulla prima pagina del “Corriere della sera”, Aldo Grasso ha aggiunto la sua penna al coro di chi aveva deprecato nei giorni precedenti il fatto che l’Università della Magna Grecia (Catanzaro) abbia dato un contratto di insegnamento a Francesco Caruso, in passato leader dei “disobbedienti” e deputato indipendente eletto nelle liste del Prc. Non starò a chiedere a Grasso se si è comportato in modo analogo quando è stato nominato direttore del suo giornale Paolo Mieli, in precedenza membro della pericolosa formazione sovversiva denominata “Potere operaio”. Né, del resto, i miei percorsi politico-culturali collimano in buona parte con quelli di Caruso. A maggior ragione, voglio qui affermare che ho conosciuto Caruso all’Università della Calabria (Unical, Cosenza), dove lavoro, e dove ha conseguito il dottorato ed è assegnista di ricerca; che egli ha partecipato alle attività del Laboratorio gramsciano dell’Unical, che ho fondato con altre studiose e altri studiosi; che ho avuto modo di leggere alcuni suoi scritti su Gramsci (in particolare sul concetto di subalterno, uno tra i più importanti e diffusi a livello planetario), e ne ho discusso con lui pubblicamente e privatamente. Voglio testimoniare del fatto che Caruso è uno studioso serio, che si è formato anche con lunghi e ripetuti soggiorni all’estero, che padroneggia la bibliografia scientifica internazionale sugli argomenti che studia. Non devono essere dunque politici, politicanti, poliziotti o giornalisti a giudicare del suo lavoro come studioso, ma solo la comunità scientifica. Non ho trovato per nulla strano che gli sia stato affidato un insegnamento dai colleghi di Catanzaro. Lo scandalo, semmai, sta nel fatto che questi contratti annuali sono oggi ridotti a poca cosa dal punto di vista retributivo e che le università sono costrette a reggersi sul lavoro gratuito o semigratuito di tante e tanti giovani studiose e studiosi, come è il caso di Caruso.

* Guido Liguori è docente di Storia del pensiero politico contemporaneo presso l’Università della Calabria, presidente della International Gramsci Society Italia e caporedattore della rivista di cultura politica Critica marxista. È autore o curatore tra l’altro dei seguenti libri: Gramsci da un secolo all’altro (1999); Gramsci. Guida alla lettura (con Chiara Meta, 2005); Le parole di Gramsci. Per un lessico dei quaderni del carcere (2004); Sentieri gramsciani (2006, vincitore del Premio Sormani, tradotto in Brasile); La morte del Pci (2009, pubblicato anche in Francia), Valentino Gerratana “filosofo democratico” (2011); Dizionario gramsciano 1926-1937 (2011); Domande dal presente. Studi su Gramsci (2012); Gramsci conteso. Interpretazioni, dibattiti e polemiche 1922-2012 (2012);  Berlinguer rivoluzionario. Il pensiero politico di un comunista democratico (2014).

Sulla vicenda siamo intervenuti nei giorni scorsi con un comunicato


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