
Soldi agli insegnanti, dietrofront del governo, Prc: vergognoso tira e molla sulla scuola pubblica
Pubblicato il 8 gen 2014
Il governo fa dietrofront sulla questione dei soldi che i docenti avrebbero dovuto restituire e spiega che “gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro percepiti nel 2013 derivanti dalla questione del blocco degli scatti“. Per Paolo Ferrero «Il tira e molla su quanto gli insegnanti avrebbero dovuto restituire a causa del blocco degli scatti è vergognoso. In un contesto in cui le politiche di austerità continuano ad ingrassare la rendita e gli speculatori, è indecente che si faccia propaganda sulla pelle dei docenti e della scuola pubblica, da anni tartassati, penalizzati e devastati in termini di garanzie e risorse. Che gli insegnanti non restituiscano le somme percepite nel 2013, come alla fine pare sia stato deciso, è sacrosanto. La scuola pubblica ha bisogno di maggiori risorse e di investimenti, non di ennesimi tagli. Intanto, infatti, il blocco della contrattazione e degli scatti è stato prorogato di un altro anno: lo stesso governo che oggi pare stracciarsi le vesti per gli insegnanti, in realtà continua ad accanirsi sul personale della scuola. Chiediamo che si riapra la contrattazione e che i salari degli insegnanti vengano almeno adeguati a quelli dei loro colleghi europei. Basta soldi alle scuole private, i soldi servono per la scuola pubblica».
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