
Disoccupazione record, Prc: abolire riforma Fornero e fare piano pubblico per creare occupazione
Pubblicato il 8 gen 2014
Il tasso di disoccupazione, secondo l’Istat, è salito al 12,7% a novembre, con un aumento pari a 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e a 1,4 punti nei dodici mesi. Il tasso di disoccupazione giovanile, inoltre, è cresciuto ancora, raggiungendo il 41,6% in aumento di 0,2 punti rispetto a ottobre (dato rivisto al rialzo al 41,4%) e di quattro punti rispetto a novembre 2012. E’ l’ennesimo record negativo: il tasso è il più alto dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal 1977.
«Il record negativo dei tassi di disoccupazione – ha dichiarato Paolo Ferrero – dimostra sempre di più che l’Italia è nella recessione più pesante dal secondo dopoguerra, e lo siamo a causa delle politiche scellerate di Monti, Berlusconi e Letta. La riforma Fornero, lasciando i lavoratori più a lungo a lavorare, ha contribuito pesantemente a questo disastro, impedendo il turn over nelle aziende, tra lavoratori che sarebbero dovuti andare in pensione e i giovani che avrebbero potuto trovare occupazione. Con questi numeri, non c’è bisogno di “mini job”, come propone Renzi, ma di riforme strutturali e di investimenti: serve un piano per il lavoro che crei posti veri e dignitosi, non nuova precarietà. Subito l’abolizione della riforma Fornero e la patrimoniale: con quei soldi si può creare buona occupazione e ridare un minimo di speranza ai giovani in questo Paese».
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