No Muos, Ferrero: «In Sicilia come in Val Susa, stop alla repressione»

No Muos, Ferrero: «In Sicilia come in Val Susa, stop alla repressione»

di Paolo Ferrero – Nei giorni scorsi a 15 attivisti di punta del movimento No Muos è stata contestata dalla magistratura l’occupazione di suolo militare a Niscemi. I fatti risalgono al 9 agosto 2013, quando, alla fine della manifestazione, rotti i recinti, migliaia di persone parteciparono all’occupazione della base radaristica in contrada Ulmo. L’intento repressivo è chiaro, quello politico pure. Vengono denunciate e incriminate le avanguardie (a fronte di un atto di disobbedienza civile partecipato da diverse migliaia di cittadini) che in questi anni si sono distinte per avere portato avanti la mobilitazione contro il Muos. Questo utilizzo della giustizia selettivo, finalizzato alla repressione politica del movimento, è inaccettabile, in Sicilia come in Val di Susa. Nell’esprimere il nostro pieno sostegno alle persone denunciate diciamo con chiarezza che non ci faremo intimidire e che nessuno verrà lasciato solo: la lotta contro il MUOS è una lotta di tutti, è una lotta di popolo e non riusciranno a dividerci.


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