Marche, la grillina che attacca la legge sull’aborto

Marche, la grillina che attacca la legge sull’aborto

di Checchino Antonini -
Se davvero è uno Tsunami sembra stia per abbattersi sui diritti delle donne. Dopo il licenziamento dell’assessora incinta di MIra da parte del sindaco grillino, ecco cosa è avvenuto nelle Marche. «La legge 194 può considerarsi una sconfitta e non una vittoria per tutte le donne». Una dichiarazione choc pronunciata sabato a Osimo da Serenella Fuksia, capolista al Senato per la lista Grillo, nel corso di un confronto tra donne candidate organizzato dal locale gruppo di “Se non ora quando”. «Parole gravissime che riportano al Medioevo – commenta sconcertata Sandra Amurri, partecipante alla tavola rotonda per conto della Lista Ingroia-Rivoluzione civile – e che nessuna delle candidate, cosiddette riformiste, hanno sentito il dovere di condannare. E ancor più grave se si pensa che, nelle Marche, la legge 194 viene applicata pochissimo a causa dell’altissimo numero di medici obiettori di coscienza nella strutture pubbliche. Un ennesimo esempio di come i candidati di Grillo raccolgano voti grazie alle sue urla di protesta condivisibile seppure siano, come nel caso della Fucksia, su posizioni oscurantiste come quelle della Binetti, ex Pd candidata con Monti».

Un’occhiata, certamente superficiale, al sito di Fucksia rivela forse che la capolista non ha paura dei confronti ma non ne ha tempo e forse nemmeno voglia: «Cosa abbiamo in comune e cosa dobbiamo confrontare io e lei (la Amurri)? Chi è più bella? Chi è più simpatica? Litigare sulle divergenze di programma? Sottolineare sulla base di eventuali analogie la possibilità di una già le dico NON POSSIBILE alleanza?». Infatti, Popoff, alcune ore fa, ha rivolto direttamente la domanda alla candidata grillina sul suo profilo fb e, non appena ci sarà una risposta la pubblicheremo. Quando la Amurri ha fatto notare il loro silenzio alle candidate del Pd che hanno preso parte alla tavola rotonda s’è sentita rispondere: «Noi che avremmo dovuto dire?».

Intanto il lider supremo dei cinque stelle fa sapere che non sarà stasera negli studi di Sky. In compagnia di Monti e Berlusconi, il capo della coalizione a cinque stelle, resta iscritto al club esclusivo, oseri dire una casta, degli allergici al confronto. Altrimenti avrebbe potuto fornire un chiarimento sulla questione del diritto all’autodeterminazione delle donne. Sul suo blog viene spiegato che preferisce stare in piazza. Il luogo dove parla solo lui e tutti gli altri possono solo battere le mani oppure dire le parolacce.

da popoff.globalist.it


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