”Oggi – ha proseguito – il lavoro non è più un diritto, ma un privilegio. Berlusconi ha calpestato l’articolo 1 con la cancellazione del contratto collettivo nazionale, Monti lo ha smantellato con la controriforma dell’articolo 18. Si è arrivati al punto di istituzionalizzare il modello Marchionne, consentendo il ricatto puro, la barbarie come a Pomigliano, la cancellazione dello Stato di diritto. Per questo noi abbiamo candidato Antonio Di Luca, uno dei 19 operai FIOM tenuti fuori dagli stabilimenti Fiat. La storia e la pratica di resistenza della FIOM sono la materia prima di Rivoluzione Civile. Noi abbiamo al centro del nostro programma una proposta di legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro, vogliamo eliminare le 42 forme di precariato esistenti e introdurre un reddito minimo, siamo per il ripristino dell’articolo 18 e vogliamo cancellare la legge Fornero sulle pensioni per garantire agli esodati il rispetto del patto firmato con lo Stato”.
Infine ha parlato del Partito Democratico e del patto con Monti, di cui si parla ormai da settimane: ”Non dimentichiamo che le politiche di demolizione del lavoro portano la firma di Monti ma anche del Pd, che lo sostiene e ne condivide la responsabilità. Che centrosinistra è quello che fa l’accordo con Monti?”.
DAVIVE FALCIONI
da Fanpage.it