
Disastro formazione e sanità, l’Italia non tutela i lavoratori
Pubblicato il 3 ott 2013
L’Italia è al 37° posto nella classifica sulla capacità di sviluppare il «capitale umano» stilata ogni anno dal World Economic Forum. L’Italia è superata dalla Lettonia, Croazia, Polonia e Grecia nell’area europea. Quella delle classifiche è un’abitudine ormai universale per le istituzioni della governance neo-liberale. In questo caso l’indice del Wef misura la capacità di sviluppare lavoratori capaci, istruiti e in buona salute, basandosi su quattro parametri: istruzione, salute, occupazione e ambiente di lavoro. L’Italia, è al 19° posto per la salute e le condizioni sanitarie e al 75° per la partecipazione della forza lavoro (male soprattutto la partecipazione femminile e degli over 55). È 40°nell’istruzione per la scarsa qualità del sistema educativo. La scuola elementare mantiene una qualità diffusa.
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