
Fiat, sì a delegati Fiom. Ferrero: nazionalizzare, via Marchionne
Pubblicato il 2 set 2013
La Fiat ha comunicato alla Fiom-Cgil che accetterà la nomina dei suoi rappresentanti sindacali aziendali a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 23 luglio scorso. «Dopo aver tanto sbraitato, si deve sottomettere alla sentenza della Corte costituzionale per quanto riguarda il riconoscimento dei delegati della Fiom – ha commentato Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc – . Che i vertici della Fiat debbano piegare la testa di fronte alla legge e alla lotta dei lavoratori e delle lavoratrici è un’ottima notizia. Marchionne però ricomincia come al solito a ricattare. L’ad Fiat, con la sua arroganza e i suoi ricatti, ha stufato: lo stato nazionalizzi la Fiat, che abbiamo ampiamente pagato con il finanziamento pubblico, e lasci pure andare via Marchionne dall’Italia: non ne sentiremo la mancanza».
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