L’Africa dice basta ai rifiuti dei paesi ricchi

L’Africa dice basta ai rifiuti dei paesi ricchi

www.agenzia.redattoresociale.it – E’ l’impegno che hanno preso 26 Paesi africani sottoscrivendo la convenzione di Bamako. Nel continente, secondo le Nazioni Unite, ogni anno arrivano centinaia di migliaia di tonnellate di materiali di scarto tossici e nocivi.

Roma – Niente più spazzatura dal nord del mondo verso i Paesi africani. E’ l’impegno che hanno preso 26 Paesi africani sottoscrivendo la convenzione di Bamako che stabilisce il “divieto di importazione di rifiuti pericolosi e il controllo dei movimenti transfrontalieri”. Nel continente – secondo le Nazioni unite – ogni anno arrivano centinaia di migliaia di tonnellate di materiali di scarto tossici e nocivi. Solo nel 2009, ad esempio, sono state smaltite in Africa 220 mila tonnellate di dispositivi elettrici ed elettronici, di cui un terzo diretto al recupero e al riciclaggio mentre il 70% circa è finito in discariche abusive, cave o miniere abbandonate. In realtà la Convenzione di Bamako appena siglata non è nuova di zecca. E’ stata redatta nel 1991 e formalmente è in vigore nel 1998. Fino a oggi, tuttavia, non ha mai prodotto risultati apprezzabili. Adesso però i 26 firmatari (tra cui figurano Benin, Burundi, Etiopia e Sudan) hanno deciso di rafforzare le politiche di dissuasione sull’import di rifiuti migliorando e integrando la normativa esistente per prevenire i traffici illegali e adottando una legislazione che renda i produttori di apparecchiature elettroniche legalmente responsabili del recupero degli scarti elettronici.

 


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