Salviamo le coste italiane
Pubblicato il 31 lug 2013
Oltre il 55% delle aree costiere trasformate per sempre dal cemento. Record negativo di Lazio e Abruzzo che hanno perso il 63% di litorale. Le coste italiane sono sotto la costante minaccia della speculazione edilizia che ne sta cambiando irreversibilmente i caratteri. Una deriva pericolosa che non trova, al momento, ostacoli efficaci né nella legislazione né nelle volontà politiche degli amministratori locali. Non è più rinviabile un intervento di tutela delle aree costiere ancora libere dal cemento. Altrimenti si continuerà a vedere scomparire anno dopo anno dune e litorali sotto il peso di villaggi turistici, seconde case, palazzi, alberghi sfruttando l’inefficacia dei vincoli della Legge Galasso e dei controlli, la vaghezza delle indicazioni dei piani paesistici regionali.
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