
Un ricordo di Ferruccio Danini, sindacalista e comunista
Pubblicato il 19 set 2025
Rosa Rinaldi*
E’ morto il Compagno Ferruccio Danini, aveva 81 anni, è nato in una data che rappresenta pienamente la sua vita, il Primo Maggio del 1944. Una vita dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori, possiamo definirlo una figura rilevante della CGIL. È stato operaio alle Officine grafiche De Agostini, la fabbrica delle enciclopedie su cui hanno studiato e fatto ricerche intere generazioni di studenti. Ci raccontava Ferruccio, della sua attività sindacale, nel 1979 fu eletto Segretario della CGIL di Novara, anno in cui si iscrisse al Partito Comunista Italiano e nel 1983 viene eletto nella circoscrizione Torino-Novara-Vercelli alla Camera dei Deputati divenendo componente della Commissione Lavoro.
Dopo l’esperienza di deputato è stato eletto consigliere comunale. Nel 1991, dopo lo scioglimento del PCI entrò in Rifondazione Comunista. Ferruccio è stato amico e compagno fraterno di Fausto Bertinotti, fin dai tempi “Novaresi”. Io l’ho conosciuto, nei primi anni novanta, dal congresso che diede vita a “Essere Sindacato”. Sono stati anni importanti, di lotte sindacali, e purtroppo di sconfitte, come non ricordare la firma dell’accordo del 31 luglio del 92, che cancellò la contrattazione decentrata e la scala mobile, e che aprì una stagione di arretramento sul piano delle conquiste sindacali sia per quanto riguarda i salari che per i diritti. Di lì a poco la conflittualità è generalizzata e ci sarà una crisi rilevante per la CGIL e i sindacati confederali, sarà quella la stagione in cui i segretari tenevano i comizi dietro scudi di plessi Glass, una stagione terribile, in cui proprio la presenza di Essere Sindacato evitò una vera e propria debacle. Ferruccio è parte di questa nostra storia, come quella che, diversi anni dopo, ha dato vita all’area dei comunisti in CGIL allo scopo di ricostruire un punto di vista dopo le sconfitte di quegli anni, la stessa crisi delle diverse forme assunte dalla sinistra sindacale come è stata “Alternativa Sindacale” e soprattutto per provare a riprendere
Ferruccio era un comunista autentico, un sindacalista autorevole, un Compagno.
Con la scomparsa di Ferruccio Danini se ne va uno degli ultimi esempi di quella classe operaia cosciente e colta, una classe operaia che riusciva ad ergersi a classe dirigente. Un esempio da guardare come riferimento ogni giorno.
È stato Presidente del Direttivo nazionale della CGIL e per circa sette anni membro della segreteria nazionale dello SPI, un dirigente politico e sindacale a tutto tondo. Ferruccio, un compagno di Rifondazione, un comunista, ci mancherà.
*Presidente Comitato Politico Nazionale
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