Rifondazione Comunista al Disability Pride 2025: abbattere muri e barriere, contro disuguaglianze e guerre

Rifondazione Comunista al Disability Pride 2025: abbattere muri e barriere, contro disuguaglianze e guerre

Domani, sabato 20 settembre, per le strade di Roma, e nelle settimane successive in tante città d’Italia, torna il Disability Pride, giunto alla sua decima edizione. Una manifestazione nata nella Capitale dieci anni fa che, grazie alla forza contagiosa di chi non si arrende all’invisibilità, è diventata un appuntamento nazionale capace di cambiare lo sguardo sulla disabilità e sull’inclusione.

Rifondazione Comunista sarà presente, con i suoi militanti, le bandiere, perché il Disability Pride non è soltanto una festa colorata, ma una lotta di civiltà. È il grido di migliaia di persone che chiedono pari diritti, accessibilità reale, politiche sociali adeguate, il superamento delle discriminazioni e delle esclusioni.

Quest’anno il tema scelto dal network è “Guerra è Disabilità”. Un messaggio che richiama l’evidenza più tragica: nelle guerre, ogni problema di inclusione e di diritti diventa immediatamente secondario, perché cancellato dalla brutalità della violenza, delle bombe, del genocidio. A Gaza oggi le persone con disabilità non hanno solo a che fare con barriere architettoniche, mancanza di servizi o discriminazioni: vivono la negazione stessa della vita, senza accesso a cure, medicine, acqua, elettricità, assistenza. Il genocidio in corso ha reso insopportabile e impossibile persino ciò che altrove è già frutto di una dura battaglia sociale.

Partecipare al Disability Pride significa legare insieme la battaglia per i diritti delle persone con disabilità e la lotta contro le guerre, le occupazioni militari e le politiche di esclusione. È affermare che nessun diritto può sopravvivere sotto le macerie e che la pace è la condizione minima per qualsiasi percorso di inclusione.

In Italia, dove la destra taglia il welfare, riduce l’assistenza e continua a considerare le persone disabili come “costi” e non come cittadini e cittadine con pari dignità, il Disability Pride ci ricorda che i diritti non sono concessioni ma conquiste da difendere e ampliare.

Per questo Rifondazione Comunista invita tutte le proprie strutture territoriali a partecipare ai cortei del Disability Pride nelle varie città, a sostenere le iniziative e a portare in piazza la voce di chi lotta per una società giusta, accogliente e libera da ogni forma di oppressione.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-SE
Giovanni Barbera, responsabile politiche sociali

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