
Lavoro e salute sono per i proletari un unico fronte di lotta
Pubblicato il 5 set 2025
Da decenni non si vedeva a Genova qualcuno che soffiasse sul fuoco della contrapposizione tra lavoro e salute. Purtroppo, è quello che è accaduto. Un gruppo di militanti della Fiom si è confrontato direttamente, con un atteggiamento oppositivo, a una partecipata manifestazione di cittadine/i contrari all progetto che prevede la produzione di 2 milioni di tonnellate di acciaio da forno elettrico, in difformità con accordi di programma in vigore.
L’assurdità è che per Cornigliano e sull’acciaio italiano non esiste alcun piano industriale concreto, nessun finanziatore di forni elettrici, nessuna soluzione energetica “green”, nessuna sicurezza per i posti di lavoro, nessuna garanzia ambientale, nessuno che metta i soldi necessari per il risanamento ambientale dell’ Ilva di Taranto e non solo. Quelli disponibili sono sono una frazione minima della cifra richiesta. Non apprezziamo che da parte della Fiom di Genova si siano usati toni ottimistici, se non trionfali, per descrivere questo vuoto. Siamo perché la Fiom si adoperi per cercare il dialogo la via del confronto con cittadine/ i che si battono per il diritto e la difesa dell’ ambiente in cui vivono
Noi ci opponiamo a qualsiasi proposta di spezzatino dell’ex Ilva e crediamo che sia facile capire che, in un quadro di sovrapproduzione mondiale di acciaio, l’unico soggetto che ha la capacità di investire in bonifica dei siti produttivi contaminati e in produzione di acciaio davvero green, sia lo Stato. Il resto è solo speculazione: imprese che accedono a fondi pubblici per spremere impianti che saranno abbandonati nel giro di pochi anni.
I padroni fanno, da sempre, il loro mestiere.Il Sindacato e la politica facciano il loro.
Diritto alla salute e il lavoro siano alla pari garantiti.
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