
Rifondazione: Davanti a Lampedusa si continua ad annegare nell’indifferenza
Pubblicato il 13 ago 2025
Venti i morti accertati ma si cercano altrettanti dispersi, in un naufragio al largo di Lampedusa che sembra non scuotere nessuno. Già i rappresentanti di questo governo fascista sono troppo impegnati a speculare come carogne su tragedie come quella di Milano, in cui una donna è morta per mano di ragazzini e si promette vendetta, minacciando la distruzione del campo rom in cui vivevano. Le stesse carogne sognano profitti immensi per la realizzazione di un inutile ponte sullo Stretto che collegherebbe due regioni prive di infrastrutture. Come Rifondazione di ponti ne vorremmo almeno due, fatti di navi e di operazioni europee di soccorso, per salvare chi fugge dalla Tunisia, dalla Libia o dagli altri “paesi insicuri”. Perché il Mediterraneo torni un giorno a essere rotta percorribile e garantita e non una fossa comune. Solo in questi mesi del 2025 sono certamente morte circa 800 persone, annegate mentre cercavano un futuro o semplicemente la salvezza. E non solo grazie alle politiche oscene di questo governo ma anche di quelle che, da almeno 10 anni, le hanno progettate.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale, Stefano Galieni, responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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