
Hiroshima, stamattina Prc a Montecitorio, Acerbo (Prc): alle parole Mattarella seguano fatti, Italia ratifichi trattato ONU per proibizione armi atomiche
Pubblicato il 6 ago 2025
Oggi, come ogni 6 agosto, siamo tornati davanti a Montecitorio con lo striscione ‘Hiroshima mai più’ per chiedere a governo e parlamento di ratificare il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari. Ci uniamo all’appello delle associazioni cattoliche e delle reti pacifiste.
Se l’Italia ha l’obiettivo di un mondo senza armi nucleari, come ha dichiarato oggi il Presidente della Repubblica Mattarella, dovrebbe sottoscrivere il Trattato ONU per la messa al bando come hanno già fatto decine di stati. Ce lo imporrebbe il ripudio della guerra sancito dall’articolo11 della Costituzione, ma in realtà l’Italia continua a ospitare ordigni nucleari e a partecipare ai programmi di nuclear sharing della NATO, addestramento dei piloti e acquisto degli F35.
Mai come in questo momento il rischio di guerra nucleare è stato così alto. Nel 2025, cinque paesi dotati di armi nucleari (Russia, India, Pakistan, Israele e Stati Uniti ) sono direttamente coinvolti in guerre che potrebbero scatenare un conflitto diretto.
Le nove nazioni dotate di armi nucleari al mondo possiedono l’equivalente distruttivo di 146.500 bombe delle dimensioni di quella di Hiroshima.
Negli arsenali di oggi, una singola bomba può contenere la stessa potenza distruttiva scatenata durante l’intera Seconda Guerra Mondiale.
Dal 2001 gli Stati Uniti si sono ritirati da tutti i trattati dando il via a una nuova corsa al riarmo atomico e spendono ogni anno più delle altre otto potenze messe insieme. All’aumento della spesa militare da una parte inevitabilmente corrisponde il riarmo generale. Il genocidio a Gaza mostra quanto poco conti la vita umana per i governi occidentali che continuano a armare Israele.
Con le crescenti tensioni della guerra mondiale a pezzi gli USA e la Russia hanno rivisto le loro dottrine militari. Negli USA ormai si parla apertamente di abbandonare la mutua deterrenza per poter sferrare il primo attacco senza timore di risposta del nemico, in Russia si risponde con minaccia uso di missili ipersonici e armi nucleari tattiche. E’ concreto il rischio che sia l’Intelligenza artificiale a decidere la sorte del pianeta.
Bisogna concretamente schierarsi per la pace e dire no all’atomica.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
In allegato foto presidio
Sostieni il Partito con una
Appuntamenti