Lettera ai movimenti ed alle reti di lotta

Lettera ai movimenti ed alle reti di lotta

Ostuni Climate Camp 2025.

Ciao a tutt*, come Campagna per il clima, fuori dal fossile! dal 17 al 20 luglio ci siamo incontrat* per il quarto Ostuni Camp che si è concluso in bellezza con una partecipata, popolare e determinata manifestazione contro la guerra e per la Palestina a Brindisi, la più unitaria organizzata finora in quei territori. Ne condividiamo contenuti e proposte coscienti che la condivisione tra esperienze e reti di lotta sia sempre più necessaria e possibile. I tre temi che abbiamo sintetizzato come titolo dell’incontro sono: no fox, no nuke, no war, convint* della intima interdipendenza delle problematiche inerenti a questi temi.

NO NUKE

Nonostante molt* pensino che il nucleare sia un problema a divenire anche di fronte ad intenti risorse investite, pensiamo sia necessaria una battaglia nazionale da fare insieme ed al più presto. Al di là del rinvio al 2039 del deposito unico delle scorie, ci preoccupa il sempre maggiore interesse all’utilizzo del nucleare non solo nel civile quanto nel militare. Inoltre, con l’ultima decisione governativa è possibile accettare, senza le dovute procedure autorizzative, nuovi progetti nucleari se auto-rizzati in altri Paesi occidentali (Anea), altro che sovranità nazionale vista la consegna della nostra cyber security ad Israele. In questi anni la propaganda pro-nucleare ha invaso l’opinione pubblica in generale, ma anche importanti settori universitari e giovanili con il miraggio di un nucleare pulito e rinnovabile. Per questo attraverso il coordinamento nazionale Nucleare mai più, da cui abbiamo lanciato da qualche mese l’iniziativa, ribadiamo che tutt* si debba avviare una vasta campagna di contro-informazione sul tema che controbilanci la narrazione tossica governativa per poi definire in incontri nazionali le azioni più utili a fermare l’uso nucleare civile e militare. Uno di questi momenti di incontro potremo farlo quanto prima in Toscana.

NO FOX

Continuiamo a sottolineare la necessità di una mobilitazione contro il fossile e il modello energetico capitalistico legate, oltre che alle pur forti lotte territoriali (vedi Piombino, Ravenna, Sulmona, Brindisi, Falconara, etc.), anche ai processi di militarizzazione dei territori e dell’intimo legame con la politica di guerra. Sia in Italia che all’estero dietro ed a difesa degli interessi delle multinazionali fossili ci sono gli eserciti. Tra l’altro, la continua militarizzazione dei territori fossili aumenta notevolmente la possibilità di rischi di attacchi militari esteri. A breve organizzeremo una riunione aperta per valutare il lancio di una manifestazione nazionale contro il fossile

NO WAR

Come giustamente è stato sottolineato, le guerre non scoppiano, ma si preparano, per questo dobbiamo batterci non solo contro le guerre guerreggiate, ma contro tutta la catena dell’economia, della logistica e della cultura di guerra. Non dobbiamo abituarci all’orrore, dobbiamo respingere tutte le forme di militarizzazione, razzismo e nazionalismo che sono sempre più la forma prevalente del dominio imperiale e, quindi, dobbiamo opporci alla guerra con tutte le forme possibili di resistenza, ma anche di diserzione ed insieme di costruzione di comunità alternative perché liberanti dal pensiero unico ed autoritario del sistema. Nella coscienza che, senza la prospettiva di un mondo ed una vita nuovi non c’è liberazione, ma al massimo pacificazioni momentanee.

Siamo stati in Valle, saremo a Messina col movimento No ponte, nel Gargano con gli studenti e al camp di No base a settembre. Così come saremo a Roma per il Climate Pride all’assemblea nazionale di Stop ReArm Europe del 27 settembre, ed a Belem in Brasile per la Cop30 insieme ai movimenti sociali brasiliani ed in particolare del movimento dei danneggiati dal sistema energetico capitalistico. Continuiamo così il nostro rapporto globale già sperimentato del tempo a partire dalla Cop a Glasgow. Rilanciamo la lotta a partire dai nostri territori e oltre per tessere le possibili azioni comuni con altre reti e movimenti perché crescano lotte non unificate ma unificanti, processuali e gioiosamente alternative al sistema del profitto e del mercato. Acqua ed energia non sono merce!

Campagna “Per il clima, fuori dal fossile”!

www.fuoridalfossile.it

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