Ex Ilva. Rifondazione: Il governo vuole dividerci: non cadiamo nella trappola

Ex Ilva. Rifondazione: Il governo vuole dividerci: non cadiamo nella trappola

Il governo vuole dividerci: non cadiamo nella trappola.

Comunicato del Partito della Rifondazione Comunista di Taranto.

Le dimissioni del sindaco Bitetti sono la conseguenza di una situazione generata da un governo irresponsabile. Scaricando sulle istituzioni locali la responsabilità di decidere del futuro dell’ex Ilva, il ministro Urso ha lasciato che una comunità già provata si dividesse su questioni fondamentali.

La mossa di Urso va definita per quello che è: un ricatto privo di qualsiasi garanzia reale sull’attuazione del progetto di trasformazione del ciclo produttivo. Alle istituzioni locali si chiede, in sostanza, di firmare un assegno in bianco senza conoscere piano industriale e capacità di investimento.

In tutto questo, le dichiarazioni rilasciate ieri da Michele Emiliano hanno rappresentato una grave ingerenza nel dibattito cittadino. Quelle parole, irrispettose della lacerazione che Taranto sta attraversando, sono suonate a loro volta come un diktat imposto dall’alto: hanno esasperato gli animi e diviso ancora di più la comunità.

Se il governo intende davvero avviare un processo di decarbonizzazione dello stabilimento, deve nazionalizzarlo, investire le risorse necessarie, avviare le bonifiche e riconvertire la produzione, garantendo occupazione e reddito a tutti i lavoratori e le lavoratrici e il diritto alla salute alle cittadine/i.

Al sindaco, alla maggioranza, ai media e alla cittadinanza che in questi giorni si è mobilitata chiediamo di non cadere nelle trappole tese dai poteri che vorrebbero dividerci per poter imporre le loro decisioni.

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