
Rifondazione: questa mattina morti 4 operai, è una mattanza
Pubblicato il 25 lug 2025
Questa mattina a Napoli nel quartiere “Rione Alto” tre operai sono morti cadendo da un’ altezza di circa 20 metri in seguito al cedimento del braccio di un ponteggio mobile. Un altro operaio è morto schiacciato da un muletto in un cantiere a Bagnolo Mella in provincia di Brescia. 4 operai morti in una mattinata, è una mattanza!
Non escludiamo negligenze gravi inerenti all’uso improprio del carrello di sollevamento e all’uso dei DPI. Ancora una volta dobbiamo denunciare che in edilizia, ma non solo, la compressione dei costi di esecuzione delle opere spesso incide negativamente sulle somme, non soggette a ribasso, destinate alla sicurezza, sui ritmi di lavoro sempre più intensi e sull’orario sovente dilatato oltre i tempi contrattuali. Questa strage è come altre figlia dell’infame sistema degli appalti e della logica putrida del massimo profitto sulla pelle delle operaie e degli operai. Una logica che abbiamo cercato di contrastare con la campagna referendaria, sostenendo i quesiti proposti dalla CGIL. Non è andata bene, ma la battaglia continua. E’ grave che il governo in carica abbia accantonato ogni impegno riguardo alle condizioni di vita e sicurezza di milioni di lavoratrici e lavoratori, mentre investe in armamenti e mega opere inutili. Oggi per il governo la sicurezza sul lavoro non è un’emergenza. Mancano 5.900 ispettori per attestarci sui livelli europei. L’impunità è scandalosamente garantita per le imprese che non rispettano le norme. Bisogna introdurre il reato di omicidio sul lavoro, demolire il sistema degli appalti e subappalti, investire in formazione, incrementare i controlli e cancellare per sempre i contratti precari che peggiorano le condizioni di vita e rendono ricattabili le persone.
Siamo vicini alle famiglie degli operai morti.
Paolo Benvegnù, responsabile lavoro e Tony Della Pia, responsabile lavoro autonomo e artigianato del Partito della Rifondazione Comunista
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