Nelle grandi stazioni italiane cresce l’emarginazione grave

Nelle grandi stazioni italiane cresce l’emarginazione grave

Giorgia Gay – redattoresociale.it

Il rapporto 2012 dell’Onds fotografa una società impoverita, con persone e intere famiglie in strada, sopraffatte dalla crisi. In 26 mila hanno chiesto aiuto lo scorso anno agli help center di 14 grandi scali. Molti stranieri, ma italiani in aumento

Aumenta il disagio e la richiesta di aiuto da parte non solo di singoli, ma anche di intere famiglie, rimaste senza reddito, spesso senza casa in seguito a uno sfratto. E aumentano anche le persone in fuga dal Nordafrica, che cercano una vita migliore in un’Italia ancora strozzata dalla crisi. Sono persone che si aggiungono a chi già da tempo vive in condizione di grave precarietà e marginalità. È questa la realtà quotidiana degli help center attivi in 14 grandi stazioni italiane, fotografata dal rapporto annuale dell’Onds (Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni italiane).

In 26 mila hanno bussato alle loro porte lo scorso anno, in molti per la prima volta. La maggior parte delle persone in cerca di aiuto sono maschi, giovani e stranieri, anche se l’aumento di italiani si registra un po’ dappertutto. Tra gli stranieri, Romania, Marocco e Tunisia sono le più diffuse aree di provenienza. Ma la crisi investe anche i servizi, che per carenza di fondi si trovano a far fronte a maggiori bisogni con minori risorse.

Ogni città ha le sue peculiarità e il Rapporto costituisce un vero monitoraggio su come sta cambiando la grave emarginazione da nord a sud della penisola: così mentre Firenze deve fare i conti con un aumento della microcriminalità, Catania gestisce il trend di costante aumento di utenti italiani. Pescara cerca di sopravvivere nonostante l’assenza di risorse e Genova deve gestire un aumento di richieste alla mensa con le donazioni alimentari in calo. Bologna, stazione strategica per gli spostamenti, assiste i nuovi migranti alla ricerca di un lavoro da Nord a Sud, mentre Roma registra la nuova emigrazione di chi dal Sud arriva nella Capitale in cerca di un nuovo futuro e di un lavoro, scontrandosi con la dura realtà e l’assenza di prospettive.


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