
Acerbo (Prc): Alemanno ricorda il dramma delle carceri ma il governo se ne frega
Pubblicato il 1 lug 2025
Gianni Alemanno dal carcere scrive e racconta l’invivibilità di una situazione carceraria caratterizzata dal sovraffollamento ulteriormente aggravata dal caldo estremo. Spero che il suo racconto faccia riflettere l’elettorato di destra che è imbevuto di una visione del carcere punitiva e forcaiola alimentata dalla demagogia cavalcata dai partiti ora al governo. Meloni e Salvini se ne fregano dei detenuti e con il decreto sicurezza pensano di aver risolto qualcosa inventando nuovi delitti come quello che punisce la resistenza passiva nonviolenta. Le carceri sono sovraffollate oltre ogni limite e la situazione pone l’Italia nella più completa illegalità come sottolineato più volte dalla CEDU. Torniamo a chiedere un provvedimento di amnistia/indulto per i reati minori e soprattutto di agire sul piano della depenalizzazione. Il Presidente della Repubblica ha ricordato i principi della nostra Costituzione ma pare che siano ignoti a Meloni, Salvini e Tajani che usano il garantismo solo come una scusa per attaccare l’indipendenza della magistratura.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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