
EX ILVA: MELONI SMETTA DI FUGGIRE, LA FABBRICA VA NAZIONALIZZATA E DECARBONIZZATA SUBITO
Pubblicato il 28 giu 2025
Taranto non può più aspettare. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni smetta di fuggire dalle proprie responsabilità e ripubblicizzi l’ex Ilva. Ogni minuto perso aggrava una situazione già drammatica e mette a rischio migliaia di posti di lavoro, insieme alla salute e al futuro di un’intera comunità.
Lo diciamo da tempo, con chiarezza: l’unica via possibile per salvare la fabbrica è la nazionalizzazione immediata, accompagnata da un vero piano di decarbonizzazione, concreto e finanziato, con tempi certi e definiti per il cambio del processo produttivo. Solo così si potrà garantire il diritto al lavoro senza sacrificare il diritto alla salute.
Troppo comoda la posizione del ministro Urso, che oggi scarica le responsabilità sugli enti locali e sui sindacati, dopo oltre un anno di totale assenza di visione e di iniziativa da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e del Made in Italy. Servono decisioni vere. I sindacati lo denunciano da tempo: la fabbrica, dopo la disastrosa gestione della multinazionale ArcelorMittal, è in condizioni critiche, con impianti sempre più deteriorati e problemi gravi sulla sicurezza, culminati nel recente incidente all’Altoforno 1.
Il Governo ha il dovere di garantire investimenti pubblici mirati per la riconversione ecologica e di ascoltare finalmente chi in quella fabbrica ci lavora ogni giorno. Basta rimpalli, basta silenzi, basta attese.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Valentina Basta, segretaria circolo Peppino Impastato Taranto del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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