
Acerbo (PRC): dalla parte dei metalmeccanici senza se e senza ma. Governo al servizio dei padroni
Pubblicato il 19 giu 2025
Domani è un’importante giornata di lotta della classe lavoratrice. Scioperano le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici per il rinnovo del contratto e ci sarà anche lo sciopero generale indetto dai sindacati di base. Rifondazione Comunista è dalla loro parte senza se e senza ma.
I metalmeccanici sono arrivati a 40 ore di sciopero ma Federmeccanica rifiuta di trattare con una prepotenza e una protervia che dovrebbero suscitare un’indignazione generalizzata. Invece il governo fa finta di non accorgersene e non interviene. Meloni e i suoi camerati sono schierati dalla parte dei padroni come hanno dimostrato anche boicottando il referendum.
Deve essere chiaro che chi domani sciopera difende non solo i propri diritti e il proprio salario ma anche gli interessi generali del paese. Il modello fondato sui bassi salari, divorati tra l’altro dall’inflazione, ha prodotto il declino dell’economia italiana. Chi considera obsoleto l’uso dell’espressione “padroni” dovrebbe analizzare i dati sulle prime 5000 aziende del nostro paese che mostrano un aumento dei profitti di cui ben l’80% viene redistribuito come utili agli azionisti. Siamo di fronte a un’avidità senza fine che ha prodotto negli anni un vergognoso travaso di ricchezza dal lavoro al capitale e anche un indebolimento del tessuto produttivo.
Noi che lavoriamo per la costruzione di un fronte del lavoro e della pace salutiamo la scelta della Cgil e della Fiom come dei sindacati di base di manifestare sabato 21 a Roma contro il riarmo, la guerra e il genocidio a Gaza. L’aumento spaventoso delle spese militari che la NATO chiede. e Giorgia Meloni supinamente accetta, è una dichiarazione di guerra contro la classe lavoratrice che subirà il massacro sociale in termini di tagli alla sanità e alla spesa pubblica in generale.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
Sostieni il Partito con una
Appuntamenti