Uranio impoverito: sentenza storica in Serbia

Uranio impoverito: sentenza storica in Serbia

Lo scorso 24 marzo il tribunale di Pancevo in Serbia ha emesso una storica sentenza che accerta la correlazione causale tra esposizione all’uranio impoverito e l’insorgenza di gravi patologie tumorali. Si tratta del primo risultato concreto ottenuto in Serbia dal pool di avvocati coordinati da Srdjan Aleksijc e dall’Italiano Angelo Fiore Tartaglia. La giurisprudenza in materia costruita in Italia dall’avvocato Tartaglia è stata messa a frutto anche in uno dei Paesi che, bombardati dalla Nato con munizionamento all’uranio impoverito, ha visto esplodere una vera e propria epidemia tumorale. Questa può essere considerata la prima sentenza nei Balcani su cui iniziare a costruire una tutela serrata e diffusa per il personale militare e per i civili che a migliaia si sono ammalati in Serbia e nei Balcani a causa dell’uranio impoverito.
Per ciò che riguarda il nostro Paese ricordiamo al ministro della Difesa Crosetto che, mentre ha già annunciato la costituzione dell’ennesima commissione “indipendente”, i risultati della precedente IV Commissione parlamentare ma soprattutto le oltre quattrocento sentenze emesse da tribunali di ogni ordine e grado inchiodano il suo omertoso ministero a precise responsabilità nei confronti del proprio stesso personale.
Sosteniamo come sempre la battaglia per la verità e la giustizia per le vittime civili e militari dell’uranio impoverito auspicando che Tartaglia ed il pool di avvocati serbi riescano nella storica impresa di inchiodare anche la Nato alle sue accertate responsabilità di guerra.
Facciamo presente all’opinione pubblica che anche in Ucraina, grazie al munizionamento all’uranio impoverito fornito da Regno Unito e Stati Uniti, si aprirà tra breve una catastrofe sanitaria la cui responsabilità sarà ancora riconducibile alla Nato.
Risulta quanto mai urgente una iniziativa internazionale per la messa al bando definitiva di queste armi che lasciano un eredità di morte ben oltre la cessazione degli stessi conflitti.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista

uranio26


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY






IT25W0538703202000035040300 presso BPER Banca o IT16C0760103200000039326004 presso PosteItaliane S.p.A.