RIFONDAZIONE: RISPETTARE LA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA. BONIFICARE LA TERRA DEI FUOCHI

RIFONDAZIONE: RISPETTARE LA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA. BONIFICARE LA TERRA DEI FUOCHI

Oggi la Corte europea dei diritti umani ha condannato in via definitiva lo Stato italiano per aver violato il diritto alla vita degli abitanti della zona nota come “Terra dei fuochi”.
In quella vasta area delle province di Napoli e Caserta ci sono 92 comuni e vivono quasi 3 milioni di abitanti. E ora la sentenza ha confermato platealmente quanto le associazioni ambientaliste, i comitati di cittadini e diverse forze politiche, tra cui noi del PRC, stanno denunciando da anni.

La sentenza, infatti, dice apertamente che i governi nazionali e le amministrazioni regionali della Campania sono sempre state perfettamente a conoscenza dell’immane disastro ambientale. Sapevano dei veleni sotterrati o bruciati dalle ecomafie, sapevano dell’esistenza e della estrema pericolosità dei rifiuti tossici, sapevano del gravissimo inquinamento delle falde acquifere, sapevano dei tassi spaventosi di tumori, sapevano delle malattie che colpivano adulti e bambini.
Sapevano delle morti.
Sapevano, ma hanno colpevolmente lasciato che le cose andassero avanti.

La Corte ha perciò sentenziato che vi è stata da parte dell’Italia una reiterata violazione dell’articolo 2 (diritto alla vita) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo; tanto più grave perché non accompagnata da una adeguata e tempestiva informazione sulla pericolosità dei luoghi.

Applicando l’articolo 46 della Convenzione (forza vincolante ed esecuzione delle sentenze), la Corte ha anche stabilito che l’Italia dovrà entro due anni affrontare con decisione l’intera situazione della “Terra dei fuochi”, avviando le necessarie bonifiche, istituendo un meccanismo di monitoraggio indipendente e creando una piattaforma trasparente di informazione pubblica.

In concreto, viene ora imposta giuridicamente proprio la rivendicazione che le lotte di questi anni hanno portato avanti: LA BONIFICA INTEGRALE DELLA TERRA DEI FUOCHI.
Assieme alle Associazioni e ai comitati è esattamente quello per cui anche noi di Rifondazione Comunista ci siamo ininterrottamente battuti.

È certo una vittoria. Un passaggio importante. Ma non basta ancora.
Noi sappiamo bene, per esperienza, che le inerzie e le complicità affaristiche sono diffuse a tutti i livelli.
È perciò necessario che la mobilitazione popolare riprenda forza fin da subito. Occorrerà soprattutto vigilare affinché le risorse necessarie vengano effettivamente stanziate e utilmente spese, per esempio, togliendole dalle spese militari.

Questo, insomma, è ciò che occorre fare, a partire dalla Campania: SVUOTARE GLI ARSENALI, RIEMPIRE I GRANAI E BONIFICARE LE TERRE INQUINATE.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Elena Mazzoni, responsabile Ambiente
Rino Malinconico, segretario regionale Campania del Partito della Rifondazione Comunista


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY






IT25W0538703202000035040300 presso BPER Banca o IT16C0760103200000039326004 presso PosteItaliane S.p.A.