Rifondazione: il via al referendum per dare parzialmente giustizia a milioni di persone

Rifondazione: il via al referendum per dare parzialmente giustizia a milioni di persone

In poche e pochi ci avrebbero creduto ad agosto ma oggi si è ad un passo da un passaggio storico per il Paese. Il comitato a cui afferiscono le associazioni, soprattutto quelle composte da italiane/i privi della cittadinanza e poi forze politiche, realtà che via via si sono aggiunte ha oggi tenuto una conferenza stampa alla Camera, per dare il via alla campagna. Dopo aver raccolto in pochi giorni 637 mila firme e dopo che il quesito referendario con cui si chiede di dimezzare i tempi per avere accesso a tale diritto, modificando la vetusta ed escludente legge 91/1992, la Corte costituzionale ha ammesso il quesito e fra aprile e giugno si celebrerà, insieme agli altri referendum proposti dalla Cgil, il referendum. I partecipanti alla conferenza hanno annunciato di voler scrivere a Governo e Presidente della Repubblica, perché venga garantito che il voto si svolga in giorni consoni a garantire la più ampia partecipazione, che l’informazione pubblica garantisca il proprio ruolo di servizio e che si permetta anche il voto a fuorisede e residenti all’estero in maniera più facile. Ricordiamo che, in un contesto di forte astensionismo dalla politica, per i referendum occorre che il 50% + 1 delle/gli aventi diritto, partecipi al voto. Come Rifondazione Comunista consideriamo questo referendum, fortemente voluto soprattutto da ragazze e ragazzi con background migratorio ma nate/i o cresciuti in Italia, come una lezione per noi tutti che in 33 anni di vita politica non siamo riusciti a garantire un cambiamento che riguarda tutta la nostra società. Per tale ragione chiediamo espressamente anche alle forze politiche che come noi hanno promosso il quesito referendario di essere strumento di servizio. Che siano i giovani e le giovani direttamente coinvolti in questa discriminazione ad avere protagonismo e visibilità nella campagna referendaria. A noi spetta il compito di fungere da sostegno. La vittoria di civiltà che rappresenterà questo referendum, potrà portare un cambiamento profondo e positivo, ma sarà solo l’inizio di un percorso che ci vedrà fianco a fianco.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, Responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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