I seminari autunno-invernali di Rifondazione

I seminari autunno-invernali di Rifondazione

4 Femminismi, transfemminismi, intersezionalità: rivoluzione in corso -

Incontro con:
Eleonora Forenza
Silvia Conca
Ivana Palieri
Carlotta Cossutta

Lunedì 25 novembre 2024

Con questo seminario desideriamo proporre alla nostra autoformazione intellettuale collettiva un approfondimento sulla prospettiva teorica e politica dell’intersezionalità e del femminismo intersezionale. Pensiamo siano posizionamenti teorici, pratici e politici non affatto scontati nel nostro partito perché richiedono una discontinuità con la gerarchizzazione delle contraddizioni e con il mero affiancamento della lotta per i diritti civili alla lotta per i diritti sociali, non essendo traducibili nella pur essenziale necessità di costruire l’unità delle lotte. Allo stesso tempo riteniamo il posizionamento intersezionale, transfemminista e transnazionale fondamentale proprio per il progetto della rifondazione comunista. Per alcuni versi, immaginiamo questo seminario come un contributo a un lavoro di traduzione, un momento per ragionare sulla piena traducibilità (al momento solo teorica) tra intersezionalità femminista e rifondazione comunista.

Anche per queste ragioni, ci sembra importante discutere della necessità di un posizionamento intersezionale e transnazionale nella costruzione dell’opposizione al devastante connubio tra guerra, avanzata delle destre suprematiste e postfasciste, riconfessionalizzazione della scena politica globale, nuove forme di disciplinamento del corpo delle donne e delle persone LGBTQI. E, quindi, avanzare proposte sulla costruzione della opposizione al Governo Meloni.

Ci sembra altresì utile aprire delineare un quadro, necessariamente parziale, e aprire la discussione anche tra noi sui nodi che si sono (ri)aperti nel confronto tra i femminismi, sui rischi speculari di nuovi essenzialismi e ri-neutralizzazione.

Infine, vorremmo proporre alcune riflessioni genealogiche, tra passato e presente, sui conflitti e sulle pratiche femministe agiti dalle comuniste e femministe nei partiti, per delineare alcuni elementi di bilancio (auto)critico. Vorremmo interrogarci insieme sulle ragioni della impermeabilità dei “marxilismi” e su quanta efficacia politica e simbolica abbiamo effettivamente prodotto attraverso la critica femminista della forma-partito; sulla necessità di una creatività politica femminista nell’immaginare nuove forme di organizzazione. Insomma, ragionare a voce alta su se e come (ri)aprire la partitA.

 


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