Elezioni regionali in Liguria: Rifondazione è “Per l’alternativa”

Elezioni regionali in Liguria: Rifondazione è “Per l’alternativa”

Il 27 e 28 ottobre si voterà in Liguria per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del nuovo Presidente della Giunta, dopo le dimissioni di Toti seguite all’inchiesta giudiziaria ed alle gravissime accuse che lo hanno visto protagonista insieme ai vertici politici ed imprenditoriali della Regione.

La presentazione della nostra lista denominata “Per l’alternativa”, con candidato presidente Nicola Rollando e formata da Rifondazione, PCI e PaP ha le seguenti caratteristiche:

 

  • corrisponde alle posizioni espresse da Rifondazione, dal 2008 in poi, in tutti i congressi nazionali e in tutte le scelte compiute per elezioni nazionali od europee, quella cioè, di essere strumento parziale per la processuale costruzione di un terzo polo, alternativo alla destra ed esterno al centro- sinistra ed autonomo da esso;
  • dà continuità alla lista presentata alle comunali di Genova nel 2022, ricostruendo unità e collaborazione con altre formazioni politiche della sinistra alternativa, con settori di indipendenti e con comitati e movimenti locali con cui si è fattivamente collaborato in questi anni;
  • permette di mantenere una posizione critica sulla politica delle grandi opere (Gronda, Terzo valico, Diga, tunnel della Valfontanabuona) e di insistere sulla messa in sicurezza del territorio. Si ricorda che il candidato del centro- sinistra alla presidenza (già ministro del governo Draghi) ripete quotidianamente che le grandi opere sono state progettate dalle giunte precedenti e che è responsabilità del centrodestra non averle portate a termine.
  • permette di insistere sulla priorità del servizio pubblico su quello privato, dalla sanità (le gravissime privatizzazioni di Toti sono state anticipate dalle giunte precedenti) alla scuola (tutti votano l’anticostituzionale finanziamento al privato), ai trasporti. Per quanto riguarda la sanità in particolare, in cui la Liguria è fanalino di coda rispetto alle regioni settentrionali, va detto che dal programma del centro-sinistra non emerge una volontà seria di fermare le nuove privatizzazioni, né tantomeno di riportare gradualmente quei settori del servizio ceduti nel tempo ai privati, come nel caso delle RSA.
  • permette di legare le questioni locali ai grandi temi della catastrofe ambientale ed alla drammatica tendenza alla guerra (si ricordano il vergognoso voto del Parlamento europeo sulle spese militari ed il riarmo e la assenza di una netta e conseguente posizione contro il massacro del popolo palestinese).

 

Al di là del risultato, ovviamente condizionato dal meccanismo bipolare e dal voto utile, l’alleanza elettorale costruita deve proseguire sul terreno sociale, culturale e politico, base per la ricostruzione di una sinistra alternativa in Italia, capace di legare alternatività ai due poli con forme di unità efficace contro le proposte anticostituzionali (autonomia differenziata, premierato, riforma della giustizia) e contro le politiche antipopolari della destra di governo.

 

Claudia Rancati , Gianni Ferretti,  Mariano Mij,  Vincenzo Sigillò

componenti della segreteria regionale PRC Liguria

 

 

 

 


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