Rifondazione comunista: non hai ancora il permesso di soggiorno? Vietato telefonare
Pubblicato il 13 set 2024
L’ultima trovata, inserita fra le pieghe del nuovo decreto sicurezza del governo, lascia allibiti per l’inutile cattiveria con cui colpisce chi è arrivato in Italia. Come sa chiunque si occupi della materia, i tempi per ottenere il fatidico permesso di soggiorno o documento equipollente, sono lunghi e vessatori, anche se si tratta di un rinnovo per chi ne è già in possesso. All’articolo 32 del nuovo decreto si stabilisce che per poter aver diritto ad una Sim, ovvero ad una scheda fondamentale per poter comunicare con i propri cari, persino per avere notizie dalle questure a cui si è presentata richiesta del permesso, bisogna dimostrare di avere già tale documento. Se lo fa un’altra persona al tuo posto, rischia che a costui venga requisita la Sim, se il rivenditore non si accerta di tale documentazione, rischia la sospensione della licenza. Anche comunicare, a proprie spese peraltro, diventa un reato. Si tratta dell’ennesimo esempio di come questo governo, che incontra in materia scarsa opposizione, consideri le persone non ancora regolari, come criminali a prescindere, buoni per essere sfruttati nei campi, in edilizia o nel lavoro di cura, ma che non debbono avere neanche il diritto di poter comunicare. Una proposta ipocrita e inaccettabile che va contrastata in ogni sede, politica e giudiziaria. Ci appelliamo intanto al garante della Costituzione perchè si opponga a far divenire tale articolo, come l’intero decreto, legge dello Stato
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione PRC-S.E.
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