Un breve ricordo del compagno professore Vittorio Silvestrini
Pubblicato il 3 set 2024
Raffaele Tecce
La notizia della morte del prof. Vittorio Silvestrini mi ha procurato amarezza e sincero dispiacere.
Vittorio è stato un grande ed innovativo professore ordinario di fisica generale presso il Politecnico napoletano e sin dalla fine degli anni 80 (quando era stato anche eletto consigliere regionale del PCI) con un gruppo di giovani universitarie/i aveva deciso di realizzare un incubatore ed una struttura stabile di divulgazione scientifica sulla costa di Bagnoli, impegnandosi per l’ acquisizione ed il recupero di un manufatto di archeologia industriale della Federconsorzi in liquidazione, completato successivamente sulla base degli indirizzi del piano regolatore predisposto da Vezio De Lucia.
Ricordo il suo atteggiamento dialogante ma anche rigoroso
nei confronti di un iniziale freddezza di alcuni componenti della prima giunta Bassolino verso la Città della Scienza, freddezza dovuta alla convinzione che un professore ordinario non avrebbe dovuto lavorare attivamente a costruire poli di ricerca e di divulgazione fuori dalla struttura universitaria e dai sui equilibri nell’accesso ai finanziamenti.
Ricordo che Vezio De Lucia mi chiese nell ‘autunno del 1994(ero consigliere comunale) di avere incontri esplorativi, inizialmente riservati, (insieme alla sua dirigente amministrativa dell’urbanistica) con i referenti della Città della Scienza, a partire da Vittorio stesso e dal giovane futuro direttore Enzo Lipardi per studiare una soluzione.
La soluzione che scaturi’ fu quella di prevedere il recupero dei manufatti di archeologia industriale sul lato mare – approvando un apposito accordo di programma in consiglio comunale – per la definizione del quale si organizzarono decine di assemblee popolari a Bagnoli.
Quel che resta è che negli anni successivi, fino ad oggi, sono state tenute migliaia di visite alla struttura di studenti ed istituti scolastici di tutt’Italia ed europei.
La divulgazione scientifica non come semplificazione della realtà complessa della fisica, ma come semplice semplificazione dei linguaggi.
Un non napoletano come Vittorio Silvestrini, che ha dato lustro e prestigio alla città di Napoli.
Ho iniziato dicendo che avrei ricordato il compagno professore Vittorio Silvestrini : se essere compagno vuol dire lavorare sempre per il bene comune, disinteressatamente, come ha sempre fatto Vittorio, è giusto ricordare il compagno Vittorio Silvestrini ed ed esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia, anche a nome della Direzione Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.
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