Rifondazione: La pulizia etnica di Israele si estende

Rifondazione: La pulizia etnica di Israele si estende

Mentre è ancora in atto il genocidio a Gaza e si attacca il Libano, l’esercito israeliano ha avviato un’operazione su vasta scala in Cisgiordania. Campi profughi isolati, città in coprifuoco, invito ad abbandonare alcune zone. 16 persone risultano essere state già uccise, a Jenin è stato imposto il coprifuoco e la situazione è critica a Tulkarem. Il ministro Kats ha espressamente dichiarato “Faremo come a Gaza, con ordini di sgombero”. E già da ora sono state date 4 ore a chi vive nel campo profughi di Nur Shams, nei pressi di Tulkarem mentre l’esercito è entrato in quello di Shuafat, nei pressi di Gerusalemme. La scelta è chiara: praticare la pulizia etnica della Palestina, espellere ancora più palestinesi, negare loro qualsiasi diritto all’autodeterminazione. USA e UE sono complici di questa vergogna e di questa ennesima ingiustizia verso il popolo palestinese, mentre blaterano a vanvera di improbabili cessate il fuoco vicini, lasciano che l’esercito israeliano compia massacri senza sosta. L’immediato riconoscimento dello Stato di Palestina, il boicottaggio di Israele, la rottura di ogni tipo di relazione economica e diplomatica, sono la proposta minima di dignità da dare a quest’ennesimo crimine contro l’umanità. Che si faccia verso Israele quanto si ebbe il coraggio di fare contro il regime dell’apartheid in Sudafrica.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista


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