In memoria di Giovanna Ricoveri

Pubblicato il 5 ago 2024

Giovanna Ricoveri ci ha lasciati. Ma resta tutto il lavoro straordinario fatto in decenni di militanza sociale e culturale. Giovanna entra di diritto nel gotha di quanti hanno permesso al nostro Paese di arricchirsi e collegarsi al Mondo, sviluppando al tempo le proprie peculiarità. Veniva dal sindacato, la CGIL, e da sempre e per sempre per lei la questione ecologica è intrecciata con quella sociale. Più precisamente con quella formazione sociale che si chiama Capitalismo e di cui, il rapporto con la Natura, rappresenta la Seconda Contraddizione. Definizione e ricerca che si sviluppa nell’incontro con James O’Connor, intellettuale USA, e vive nel network internazionale che prende il nome di Capitalismo Natura Socialismo. Un incontro non a senso unico ma dialettico. In Italia già il PCI aveva prodotto un seminario di grande livello su Uomo Natura Società, agli inizi degli anni ’70. Laura Conti, Giorgio Nebbia, Giuseppe Prestipino sono ambientalisti comunisti. Che, non a caso, saranno contrari alla svolta di Occhetto fatta anche in nome di una lettura superficiale della questione ambientale. Non è dunque un caso che il lavoro di Giovanna si incontrasse anche con quello che produceva la Rifondazione Comunista. Giovanna fu sempre donna libera ed autonoma. Per un anno il suo lavoro di edizione di Capitalismo Natura Socialismo fu ospitato dal quotidiano Liberazione. Furono dodici preziosissimi inserti mensili che sono consultabili nei materiali di Giovanna archiviati dalla Fondazione Micheletti di Brescia. Contributi dal network internazionale e contributi italiani. Tra questi preziosissimi quelli di Giorgio Nebbia fondamentale anello di congiunzione teorica e relazionale. Come era Giovanna, capace di teoria e di relazioni e instancabile organizzatrice. Cara Giovanna, nel dolore, un grande grazie di tutto quello che hai fatto e dato. Che resterà.

Roberto Musacchio