Non ci intimidite, Rifondazione Comunista è con la Palestina e tutti gli oppressi
Pubblicato il 5 ago 2024
Aumentano in modo preoccupante le aggressioni alle sedi e a compagn* di Rifondazione Comunista, da parte di fascisti e sionisti, essendo individuati come principali difensori dei diritti collettivi, della libertà dei popoli e della pace. L’ultima aggressione è avvenuta di fronte alla sede della Federazione romana e del regionale Lazio del PRC, da parte di un fanatico sionista che ha danneggiato la porta d’ingresso della sede e aggredito il compagno Giovanni Barbera, responsabile dell’organizzazione della Federazione romana, per fortuna senza gravi conseguenze.
L’orribile genocidio che sta colpendo il popolo palestinese, con lo scopo di liquidarne la presenza sul proprio territorio, è accompagnato da una cultura dell’odio e della discriminazione, che da Israele viene veicolata ovunque vi siano comunità ebraiche, spacciando l’identità religiosa come elemento costitutivo dello Stato di Israele. La comunità ebraica romana, è immemore che nel periodo del fascismo e delle leggi razziali, ha trovato nei partigiani e nelle partigiane comunist* i suoi più decisi difensori, spesso a costo della vita. La comunità ebraica romana sostiene la causa di chi oggi opprime e tenta di eliminare un intero popolo, alimentando l’odio che porta ad atti come quello che ha riguardato la nostra sede e il nostro compagno.
Parliamo di cittadin* italian* e roman* da secoli, che hanno in comune un credo religioso, ma che dovrebbero sentirsi parte del popolo italiano e romano e non di uno Stato creato per il controllo coloniale del Medio Oriente.
Rifondazione Comunista continuerà a lavorare per una pace “giusta” in Palestina, senza tentennamenti, ricordando che l’allargamento della guerra, voluto da Netanyahu, con la complicità della NATO, coinvolgerà sempre più tutt* noi.
Loredana Fraleone – segretaria del Lazio di Rifondazione Comunista/SE
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