Rifondazione: L’omicidio di Satman Singh mostra l’orrore dello sfruttamento

Rifondazione: L’omicidio di Satman Singh mostra l’orrore dello sfruttamento

Non è sopravvissuto il cittadino, indiano Satman Singh ucciso sul lavoro. Lunedì era stato trovato abbandonato sul ciglio di una strada. Una macchina per tagliare il fieno gli aveva tagliato un braccio. Il “datore di lavoro” lo aveva caricato sul furgone e poi lasciato morire con la raccapricciante decisione di lasciare vicino al corpo l’arto amputato, in una cassetta della frutta. È accaduto nell’Agro Pontino, nei pressi di Latina dove la destra raccoglie da sempre grandi consensi. Nonostante l’impegno del sindacato il potere dei padroni miete ancora vittime. Nell’unirci al dolore della comunità indiana e dei familiari chiediamo che i colpevoli di questo atroce omicidio paghino e che i controlli promessi e mai realizzati per tutelare i diritti di chi lavora siano finalmente attivati. Questa vicenda dimostra quanto infame sia la xenofobia della destra fascioleghista e l’indifferenza di molti, che serve a legittimare lo sfruttamento più brutale del lavoro degli immigrati.

Maurizio Acerbo Segretario Nazionale, Stefano Galieni, responsabile immigrazione PRC-S.E.


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