Rifondazione: la lotta paga, Abdullah Zeydan, torna sindaco di Van

Pubblicato il 4 apr 2024

Le proteste seguite alla decisione presa da parte dell’apparato repressivo nel kurdistan turco, di destituire il neo sindaco del partito DEM (Partito per l’uguaglianza e la democrazia dei popoli), Abdullah Zeydan, hanno avuto la loro efficacia. Il sindaco legalmente eletto, col 55,48% dei voti è tornato al suo posto con decisione del massimo organismo decisionale in materia, il Comitato Elettorale Supremo (YSK). Davanti al municipio, dopo tale risultato, sono iniziati i festeggiamenti. I primi segnali fanno pensare che il partito di Erdogan, AKP, che aveva invalidato tale elezione, mettendo al suo posto un proprio esponente, grazie anche all’indebolimento della sua forza, ha preferito, per ora, soprassedere ad interventi repressivi che avrebbero alimentato ulteriori rivolte. Ma non ci fidiamo del despota turco. Le violenze di questi giorni che hanno portato in piazza le tante province in cui la volontà democratica è stata truffata o modificata, con intimidazioni, violenze e con l’arrivo massiccio di elettori militari, provenienti dal resto della Turchia, hanno aumentato la tensione mai soppressa. Non sarà un gesto di conciliazione come questo a fermarle, serviranno quella libertà e quella giustizia a cui il popolo curdo, le altre minoranze e l’intera società democratica turca, aspirano ormai da tanto tempo. Una libertà che passa per la liberazione dei tanti e delle tante che sono in stato di detenzione nelle carceri turche, unicamente per ragioni politiche

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea