Prc: No al tavolo anti-trans di Roccella e Schillaci

Prc: No al tavolo anti-trans di Roccella e Schillaci

Come partito transfemminista siamo fortemente preoccupatә dalla deriva transfobica di questo governo. Denunciamo il piano di marginalizzazione delle persone trans* in opera già da tempo e che oggi compie un nuovo passo con la costituzione del tavolo comune dei ministeri della Salute e della Famiglia “finalizzato all’elaborazione di nuove specifiche linee di indirizzo” in particolare riguardo l’utilizzo della Triptorelina, il farmaco bloccante della pubertà. Questo segue di pochi giorni l’apertura dell’ambulatorio multidisciplinare sulla disforia di genere dell’ospedale Gemelli a Roma, che già dalla titolazione richiama a una visione pregiudiziale e patologizzante della realtà e dell’esperienza trans – espressa anche sul portale stesso del Gemelli.

L’attacco al centro medico ospedaliero Careggi di Firenze ha evidenziato come sia già da tempo in atto una strategia, implementata dalle forze conservatrici del Paese, in concerto con associazioni internazionali che condividono le stesse ideologie eteronormative e transfobiche già concretizzate dai governi di Paesi come Ungheria e Russia – tra gli altri – che tendono all’eventuale criminalizzazione di tutte le realtà LGBTQIA+.

Siamo preoccupatә dal tavolo di lavoro voluto da Roccella e Schillaci ma ancora di più dalla composizione della rosa di “tecnici e esperti” chiamati a decidere le sorti delle persone trans*, soprattutto quelle più giovani. Se questo governo davvero si preoccupa per l’infanzia, sarebbe ora che cominciasse a preoccuparsi delle esigenze delle persone trans* fin dall’infanzia, invece di negarne l’esistenza e mettere in pericolo le loro vite.

Rifondazione Comunista è al fianco di tutte le persone e associazioni trans che esigono rispetto e autodeterminazione delle proprie vite. Altresì richiediamo che la scelta di questi tecnici e esperti venga concordata con le associazioni trans* italiane affinché siano esse stesse a avere voce in un capitolo che le riguarda in prima persona, per scongiurare una strumentalizzazione ideologica di questo tavolo e soprattutto il rischio che possa diventare un alibi per le terapie riparative e di conversione che in altri paesi europei sono già da tempo illegali e equiparate al reato di tortura.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Fabiomassimo Lozzi, segretario del Circolo della Conoscenza e delle Culture Transfemministe e Paola Guazzo, comitato politico nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.