Sanremo, Acerbo (Prc-UP): inaccettabile richiesta di censurare Ghali

Sanremo, Acerbo (Prc-UP): inaccettabile richiesta di censurare Ghali

È inaccettabile la richiesta del presidente della comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi di censurare il cantante Ghali a Sanremo.
Non vi è nulla di antisemita nel denunciare i crimini che sta commettendo l’esercito israeliano per responsabilità di un governo fascista come quello di Netanyahu. Dargen D’Amico o Ghali hanno pieno diritto di esprimere o cantare verità incontestabili. Israele ha bombardato gli ospedali e ha ucciso ferito migliaia di bambini palestinesi.

Forse Meghnagi non se ne è accorto ma la stessa Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha ritenuto plausibile l’accusa di genocidio nei confronti di Israele.

Negli USA il più importante politico ebreo, il senatore Bernie Sanders, ha chiesto a Biden di sospendere ogni aiuto militare a Israele per isolare Netanyahu.
Meghnagi dovrebbe sapere che i nipoti di Mussolini in Italia sono al governo e sostengono Netanyahu, come tutta l’ultradestra mondiale di Trump, Orban, Millei, Bolsonaro, ecc.

Grazie a Ghali e Dargen D’Amico che portano nel festival la richiesta di cessate il fuoco.
Dalla comunità ebraica milanese e italiana mi aspetterei un impegno per la pace e il dialogo non la difesa dell’operato di un criminale come Netanyahu.
Siamo contro ogni antisemitismo ma per gli stessi principi antifascisti non possiamo essere complici dell’oppressione del popolo palestinese, dell’occupazione illegale dei territori, della pulizia etnica e del massacro in corso.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare


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