PRC: VIETARE DI MANIFESTARE AI PALESTINESI E’ ROBA DA FASCISTI

PRC: VIETARE DI MANIFESTARE AI PALESTINESI E’ ROBA DA FASCISTI

L’invito rivolto dal Ministero degli interni ai questori che li invita a vietare le manifestazioni di solidarietà con il popolo palestinese nel Giorno della Memoria è immotivato e rievoca le peggiori pagine del Novecento. Ricordiamo che a vietare le manifestazioni erano quei regimi fascisti che poi discriminarono e sterminarono ebrei. Il governo degli eredi del fascismo ha ovviamente raccolto immediatamente la richiesta di silenziare i palestinesi con l’implicita tesi che chi critica Israele sarebbe antisemita. Chi scende in piazza per il cessate il fuoco a Gaza non ha nulla a che fare col fascismo e lo sterminio degli ebrei che avvenne in Europa a migliaia di chilometri dalla Palestina. Non vi sono motivi di ordine pubblico che giustifichino il divieto se non il fatto che purtroppo i rappresentanti della comunità ebraica italiana si identificano con un governo di estrema destra come quello di Netanyahu e ne giustificano tutti i crimini. Da quando contestare Israele sarebbe un reato? Non solo i palestinesi subiscono l’occupazione illegale dei territori, a pulizia etnica, l’apartheid, il genocidio a Gaza ma ora vengono messi a tacere anche in Italia? Noi siamo solidali con il popolo palestinese sulla base degli stessi principi che fondano il nostro rifiuto categorico dell’antisemitismo. Se i palestinesi decideranno di manifestare noi saremo al loro fianco e invitiamo tutte le antifasciste e gli antifascisti a fare altrettanto. Nel Giorno della Memoria bisogna difendere le libertà democratiche e stare dalla parte degli oppressi.
Ebrei come Bernie Sanders, che certo non sono antisemiti, hanno chiesto a Biden di sospendere ogni aiuto a Netanyahu che ha confermato di non volere e aver mai voluto uno stato per i palestinesi.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Giovanni Russo Spena, responsabile democrazia/istituzioni del del Partito della Rifondazione Comunista


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