Rifondazione Comunista: Crimini consentiti per la campagna elettorale sulla pelle dei migranti

Rifondazione Comunista: Crimini consentiti per la campagna elettorale sulla pelle dei migranti

Il testo approvato alla Camera dell’accordo fra Albania e Italia si è rivelato peggiore delle proposte enunciate. Non solo saranno detenute persone in un Paese extra UE, a spese interamente italiane, richiedenti asilo salvati in acque internazionali ma si è riusciti a rendere ancora più infame la proposta enunciata a novembre. Nel testo iniziale era prevista una relazione semestrale in parlamento che è stata eliminata, la garanzia che non vi sarebbero stati rinchiuse persone vulnerabili – donne e minori – anche quella eliminata, ma non sarà permesso nemmeno l’accesso per ragioni di monitoraggio delle organizzazioni umanitarie internazionali. Una crudeltà inutile da spendere in campagna elettorale per fare concorrenza a Salvini, a cui in parlamento si è risposto balbettando con proposte di emendamenti.
Come Rifondazione Comunista ci appelliamo alle tante convenzioni internazionali che saranno violate, al mondo della giustizia che avrà tempo e modo di ricorrere ad ogni provvedimento di trattenimento. La delocalizzazione della detenzione, delle deportazioni, così come il trattenimento dei richiedenti asilo e dei migranti non deve più trovare spazio nel nostro ordinamento, così come va cancellato quell’obbrobrio giuridico che è la “procedura accelerata ” per deportare coloro che sono ritenuti provenienti da Paesi sicuri. Non c’è spazio per mediazioni su questo terreno né in Italia né in Europa. Alle cittadine e ai cittadini che si lasciano abbagliare da simili misure come utili a garantire la sicurezza e un ostacolo efficace all’inesistente “invasione”, va ribadito che gettare oltre 700 milioni di euro della collettività – questo il costo dei centri in Albania – per garantire qualche seggio in più in Europa, alle formazioni di estrema destra italiane. Che si investa in accoglienza, convivenza, servizi sociali per tutte/i, è quella la sicurezza di cui abbiamo bisogno.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare


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