PRC: ARRESTI NAPOLI CONFERMANO CHE CASAPOUND VA SCIOLTA. SI APPLICHI SENTENZA CASSAZIONE

Pubblicato il 18 gen 2024

I provvedimenti cautelari assunti oggi a Napoli dall’autorità giudiziaria di quattro fascisti di CasaPound che avevano aggredito un antifascista dimostrano ancora una volta che qusto gruppo politico andrebbe sciolto in applicazione delle leggi Scelba e Mancino nonchè del XII disposizione della Costituzione. Ricordiamo che noi di Rifondazione Comunista e l’ANPI ci siamo costituiti parte civile a Bari dove altri fascisti di CasaPound sono sotto processo per l’aggressione a bastonate della nostra allora europarlamentare Eleonora Forenza, del nostro compagno napoletano Antonio Perillo e altri militanti. Sono numerosi gli episodi di aggressione squadrista che vedono protagonisti aderenti di CasaPound e altri gruppi neofascisti.
Il fatto che tre dei quattro fascisti colpiti oggi da provvedimenti fossero presenti alla manifestazione di Acca Larenzia conferma che il neofascismo usa le commemorazioni per esternare la sua reale connotazione ideologica.
Questi fascisti dichiarati occupano da anni indisturbati un immobile pubblico in pieno centro a Roma mentre oggetto di sgombero sono state negli anni le occupazioni abitative di povera gente senza casa.
La sentenza della Cassazione fornisce uno strumento in più per perseguire questi gruppi che godono della protezione della destra istituzionale. Se il saluto fascista (gli antichi romani non si salutavano così) per la Cassazione è “un gesto che deve essere valutato ed assumere rilevanza penale esclusivamente quando si rilevi un pericolo concreto di ricostituzione del partito fascista” ci sembra che nel caso di Casa Pound ci siano tutti gli elementi. Non solo vanno alle commemorazioni, si autodefiniscono fascisti ma vanno anche in giro a menare agli antifascisti. Che altro devono fare? 

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Rita Scapinelli, responsabile antifascismo del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare