Rifondazione: è scomparso Gastone Cottino, partigiano comunista

Rifondazione: è scomparso Gastone Cottino, partigiano comunista

E’ venuto a mancare alla soglia del compimento dei 99 anni il compagno Gastone Cottino. Novantanove anni di resistenza e di impegno politico. Partigiano combattente con il nome di battaglia “Lucio” e componente del CLN Piemonte, professore emerito, già ordinario di diritto commerciale e preside della facoltà di Giurisprudenza all’Università di Torino, componente del Consiglio dell’Accademia dei Lincei. Cottino era questo e molto altro, una figura di assoluto rilievo nel panorama politico e culturale piemontese e anche nazionale. La sua scomparsa segna una perdita enorme non solo per il Partito di Rifondazione Comunista cui era iscritto dopo lo scioglimento del Pci, ma per tutta le forze antifasciste, di sinistra e democratiche del nostro Paese oltre che della realtà piemontese. Cottino era unanimemente riconosciuto per la sua statura culturale, per la sua dirittura morale e politica. Gli anni ne avevano segnato il fisico ma non lo spirito indomito, la lucidità di analisi, l’impegno culturale che l’hanno sostenuto sino negli ultimi giorni. Un impegno portato avanti con rigore e al tempo stesso con grande capacità di indagare la nuova scena politica e sociale. Nessuna rassegnazione o accettazione dello stato di cose presenti, della guerra, delle ingiustizie, dell’attacco alle libertà democratiche: “bisogna costruire un diverso ordinamento economico e sociale, di pace, giustizia e uguaglianza rispetto a quello messo in campo dal neoliberismo. Va rigettata ogni forma di fascismo. Una politica di questi tempi che può apparire difficile ma non è impossibile”. Sono tra le ultime parole pronunziate da Cottino nei giorni scorsi che ci chiamano al dovere di continuare una lotta. Il suo esempio di ‘ottimismo della volontà’ e di pensiero di trasformazione sia raccolto da tutte e tutte quelli che ambiscono a costruire una società improntata a quelli che sono i principi fondamentali della nostra Costituzione, i principi di pace, uguaglianza, giustizia sociale. Lo ricordiamo all’ultimo corteo del Primo Maggio, di fronte alla celere che bloccava il nostro spezzone, esclamare al microfono: “Ho quasi cento anni ma mi ribello”. Un esempio per le nuove generazioni di rigore e passione democratica.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Ezio Locatelli, responsabile organizzazione del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento Unione Popolare


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