Rifondazione / UP : Giornata internazionale dell’ipocrisia sui diritti di chi emigra

Rifondazione / UP : Giornata internazionale dell’ipocrisia sui diritti di chi emigra

Il 18 dicembre si celebra, dal 2000, la “Giornata internazionale del migrante”, e sono in molte/i a ricordarla nella forma ma non nella sostanza. La data non è casuale: lo stesso giorno, nel 1972, in un incidente sotto il Traforo del Monte Bianco trovarono la morte 28 lavoratori, originari del Mali, costretti a nascondersi per entrare in Francia. Da quella tragedia prese spunto un lavoro che portò le Nazioni Unite, nel 1990 ad approvare la “Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie”. Un testo che definiva standard minimi, nei diritti di chi lavora in un Paese che non è quello di nascita, ma che entrò in vigore solo nel 2003, quando si superò il numero dei 20 Stati membri, che ratificarono la convenzione. Insomma, un trattato internazionale con cui si proibisce il lavoro forzato, si impongono tutele minime, si stabilisce che “I lavoratori migranti e le loro famiglie hanno il diritto di lasciare, senza alcuna restrizione, il proprio paese o altro paese in cui si trovano e (esclusi i casi di sicurezza nazionale, ordine pubblico, salute o moralità pubblica, diritto e libertà delle altre persone). I lavoratori migranti e le loro famiglie hanno il diritto di rientrare e dimorare nel loro Stato di origine in qualunque momento”. Ma nel testo si parla anche di parità di salario, di garanzie, del divieto di privare le persone della libertà personale o di effettuare respingimenti collettivi. Fatto sta che nessuno degli Stati dell’Unione Europea in cui, anche esponenti politici del centro sinistra, celebrano la giornata, ha mai ratificato la convenzione. Nessuno lo ha mai fatto anche quando anche le forze che in Europa si riconoscono nel gruppo Socialisti & Democratici, sono state al potere. Altro che giornata dei “diritti”, ad oggi questa per Rifondazione Comunista, è l’ennesima giornata delle promesse tradite da chi ha più a cuore i profitti e da chi pensa che l’immigrazione sia unicamente problema di ordine pubblico.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Nazionale Unione Popolare


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